“L’ennesima iniziativa oggi dell’assessore all’Agricoltura Michele Ottati a tutela di un’azienda agricola di Corleto Perticara, una delle tante agricole e zootecniche che subiscono gli effetti devastanti dell’attività petrolifera, è testimonianza di una rinnovata sensibilità prima di tutto istituzionale oltre che un impegno a voler ridare dignità e attenzione al mondo agricolo che specie nei comprensori Val d’Agri e Sauro è stato sempre considerato subalterno al petrolio”. E’ il commento di Filippo Massaro che a nome del Csail ricorda le proteste, mobilitazioni, azioni svolte a tutela delle aziende agricole e zootecniche del Sauro e – aggiunge – che continuiamo a svolgere per tenere sempre accesa l’attenzione dell’opinione pubblica.
“Quando si arriva persino ad impedire da parte degli automezzi pesanti delle imprese appaltatrici dei lavori del Centro Oli Tempa Rossa l’accesso al proprio terreno – evidenzia Massaro – si calpesta il diritto del cittadino ad esercitare la propria attività lavorativa all’interno della proprietà privata. Come accade nell’area industriale di Viggiano dove sono letteralmente scomparse le aziende di contrada Le Vigne e quelle artigianali e le piccole imprese hanno dovuto chiudere per l’impossibilità a garantire condizioni di sicurezza ai propri dipendenti. C’è poi il problema del transito continuo degli stessi automezzi che ha reso impraticabile la viabilità interpoderale, comunale e provinciale e rappresenta un rischio per gli automobilisti. Per questa ragione – continua Massaro – l’impegno dell’assessore Ottati a tutelare le esigenze e la sicurezza degli imprenditori agricoli e degli operatori, che hanno investito lavoro e denaro per realizzare le proprie attività, è destinato a ridare fiducia agli abitanti delle nostre aree interne. Finalmente c’è chi mette ordine negli interessi generali: prima l’agricoltura e dopo il petrolio. Noi lo abbiamo definito : l’uomo giusto venuto da lontano nel momento giusto al posto giusto per risollevare fiducia e aspettative. Un autentico paladino dei bisogni del mondo agricolo e rurale. Se l’intero mondo politico acquisisce consapevolezza che il nostro “oro nero” è la terra che coltiviamo attraverso il nuovo PSR 2014-2020 si possono creare opportunità di sviluppo anche per i nostri giovani che non trovano lavoro nelle imprese del petrolio e sono costretti ad emigrare”.