“C’è una forte analogia e sintonia tra il Reis (Reddito di inclusione sociale), sostenuto dall’«Alleanza contro la povertà in Italia», un cartello di una ventina organizzazioni promotrici (tra cui Acli, Caritas, Action Aid, Anci, Cgil Cisl Uil, Cnca, Sant’Egidio, Confcooperative, Banco Alimentare, Forum del Terzo settore, Save the children) e il “reddito minimo di inserimento», istituito dalla Regione Basilicata. Si tratta perciò di lavorare congiuntamente per dare innanzitutto concretezza ad un provvedimento molto atteso dalle nostre comunità”. Lo sostiene il segretario regionale della DC-Libertas Basilicata Giuseppe Potenza riferendo che il Reis è stato presentato ieri nella sede del Cnel,con la richiesta al governo di avviare nel 2015 «un piano con fondi adeguati» più che «strumenti emergenziali». Sei milioni di persone in stato di «povertà assoluta», il 9,9%, equivalgono a un italiano ogni dieci. Solo sette anni fa erano nemmeno la metà: 2,4 milioni. Non più solo disoccupati, ma anche chi un lavoro ce l’ha. Non più solo famiglie numerose, ma anche coppie con due figli. Il Reis andrebbe a tutte le famiglie in povertà assoluta residenti in Italia da almeno un anno. La cifra sarebbe pari alla differenza tra il reddito del nucleo e la soglia Istat di povertà assoluta. Contemporaneamente verrebbero erogati servizi sociali, sanitari, educativi. A gestire il Reis, finanziato dallo Stato, Comuni e Terzo settore.
Tutti i membri della famiglia tra i 18 e i 65 anni verrebbero coinvolti in percorsi di inserimento sociale e lavorativo. Il primo anno l’investimento è di 1,77 miliardi per il 2% delle famiglie più in difficoltà, per il secondo di 3,55 per il 2,9%, per il terzo 5,32 per il 3,7%, per il quarto 7,1 miliardi per il 4,5% delle famiglie povere. Dall’investimento anche un ritorno di crescita di domanda e occupazione. Il contributo medio mensile sarebbe 402 euro: dai 322 per il singolo ai 451 per una famiglia di 4 persone. Non mancheranno, i controlli.
Nel sottolineare che il «reddito minimo di inserimento» voluto dalla Regione sarà, finanziato con fondi regionali, statali e comunitari e con i diritti di sfruttamento del petrolio, il segretario DC-Libertas ha ribadito “l’urgenza a fare in fretta, mettendo insieme i due provvedimenti, per soccorrere «soggetti svantaggiati e molto svantaggiati, anche allo scopo di incentivare la mobilità sociale, contrastare la rarefazione del lavoro e affrontare il tema delle vecchie e nuove povertà».