In merito alla ennesima polemica innescata dal Comitato operai di Grassano si intende chiarire come: “Il mondo dei trasporti, come sta tentando di fare il comitato operai di Grassano, non può essere ridotto alle proprie esigenze e comodità personali a scapito delle legittime domande che pervengono dal resto della comunità provinciale. Da un punto di vista strettamente “trasportistico”, è assurdo prevedere un terzo vettore (leggi autobus) sulla direttrice Bradanica, avendone già due non completamente utilizzati, perché, così facendo, si verificherebbe un sovraffollamento e aumento dei tempi di percorrenza nell’unico vettore che resterebbe sulla direttrice Basentana. Al comitato operai FIAT di Grassano deve essere chiaro come la Provincia conosca perfettamente le sue competenze e prerogative in merito alla programmazione e pianificazione del Trasporto Pubblico Locale e non intende assolutamente abdicare in favore del comune di Grassano a cui, inevitabilmente, mancherebbe il necessario quadro di insieme.”
“In merito al coinvolgimento del Comune grassanese si precisa come questo fosse finalizzato unicamente alla condivisione delle scelte sul territorio, ma, evidentemente, questo elemento di democrazia non è stato colto nella sua essenza, poiché a oggi nessuna risposta è ancora pervenuta.
Il Trasporto Pubblico locale, per onestà intellettuale è bene rimarcarlo, non è un servizio taxi che risponde a bisogni privati, bensì un complesso insieme di servizi che ha l’obbligo di tutelare tutte le categorie comprese le fasce deboli e socialmente svantaggiate. Finalità sociali che oggi trovano piena realizzazione grazie all’impegno della Regione Basilicata, della Provincia, degli operai e delle OO.SS. che hanno fatto sì che da un rapporto di noleggio si passasse al riconoscimento di linee inserite nei servizi minimi regionali con notevole beneficio in termini di costi per gli operai viaggiatori. Non va dimenticato, inoltre, che il presidente Stella nel 2009 e nel 2010 a sostegno degli operai Fiat si era fatto carico degli oneri di trasporto per il mese di agosto, non coperti da finanziamenti regionali, per circa €. 200.000,00/anno proprio perché ha ritenuto di assicurare continuità e sicurezza a un servizio che altrimenti sarebbe gravato in maniera significativa sui magri stipendi dei lavoratori del comparto.”
“Il ricordo che il comitato ha della sperimentazione fatta nel passato non rende giustizia alla verità. Infatti, non si trattò di scelte della Provincia che disincentivarono i lavoratori, ma di vero e proprio boicottaggio perché, pretendendo tutto e subito, gli operai rifiutaraono fin da subito la sperimentazione.
Vero è che ora, come allora, permane l’imbarazzo di collocare un terzo vettore sull’asse bradanico a scapito dell’utenza sull’asse basentano.”
“A onor del vero occorre anche chiarire la questione delle linee balneari per le quali la Provincia ha inteso mettere a disposizione anche, se dovesse occorrere, proprie risorse. Un’azione che viene letta, speciosamente e strumentalmente, come l’ennesima beffa da parte del comitato operai Fiat di Grassano. Una interpretazione fuor di ogni logica che considera “superfluo e superficiale” operare a beneficio di chi, in un momento di gravi difficoltà economiche, non ha la possibilità di raggiungere le spiagge lucane, (ivi compresa la comunità di Grassano). Certamente queste risorse vanno nella stessa direzione del sostegno sociale alla comunità, per quanto già disposto anche per quest’anno, per garantire il trasporto del mese di agosto per gli operai Fiat di Melfi nessuno escluso.
Il comitato degli operai Fiat di Grassano fa parte del territorio, ma no lo esaurisce. Tenerlo presente gioverebbe a tutti.”