Comprendo l’esortazione del Ministro al Lavoro Poletti ai giovani meridionali iscritti al programma Garanzia Giovani ad accettare le offerte di lavoro nelle regioni del Nord dove si concentra oltre il 70% dei posti disponibili contro circa il 15% del Centro e poco meno del Sud ma l’unica chiave di interpretazione dell’atteggiamento dei nostri giovani disoccupati non può essere quella semplicistica di “mammoni”. Lo afferma il segretario regionale della DC-Libertas Basilicata Giuseppe Potenza. Per la Basilicata dove le adesioni a Garanzia Giovani ha superato la quota di 7.200 (di cui 5.700 interne e 1.500 esterne) rispetto alle oltre 250mila che è il numero complessivo – aggiunge – non dobbiamo rassegnarci ad indicare come unica prospettiva quella di andar via a costruirsi il proprio futuro. E smettiamola con la storiella che i nostri giovani non vogliono lasciare mamma e papà; non si può sottovalutare che è sopratutto il clima di incertezza che pesa sulla loro scelta tanto più che le occasioni di lavoro al Nord sono in buona parte a tempo determinato e il costo della vita – alloggio, servizi, ecc – è altissimo. Il rischio di precarietà a vita per le giovani generazioni è sempre più incombente. Spetta allora alla Regione fare la sua parte con la pubblicazione dell’avviso di interventi in attuazione del programma nazionale e per promuovere maggiori e più qualificate opportunità di apprendistato quale prima e concreta risposta alla disoccupazione. Arginare la fuga delle migliori energie giovanili ed intellettuali – conclude Potenza – deve essere un obiettivo non formale condiviso da tutti.