“Poeti di mandorla amara” (Editore Franco Mannarino-Brescia) l’ultimo romanzo della scrittrice di Pisticci Maria Antonietta D’Onofrio è stato presentato a Matera nella Biblioteca provinciale il 17 ottobre scorso. La serata si è svolta in un’atmosfera di festa poiché è coincisa con la proclamazione di Matera a Capitale Europea della Cultura 2019, “evento – è stato detto in apertura – che riafferma l’identità e la dignità non solo di Matera, ma di tutto il popolo lucano. In perfetta armonia, peraltro, con i temi del romanzo che, partendo da storie di disagio, va verso la ricerca e l’affermazione della dignità dell’essere umano indipendentemente dallo stato sociale, dal sesso, dal credo religioso, dal grado d’istruzione”. L’incontro è stato organizzato dall’Associazione Matera Poesia 1995, sempre attiva sul territorio nella promozione della cultura. Nel suo intervento introduttivo la presidente del sodalizio Maria Antonella D’Agostino ha sottolineato come “ Maria Antonietta D’Onofrio, utilizzando prosa e poesia analizza e trascrive le storie di persone ai margini della società, dei più umili, storie che comunicano dolore, solitudine, inadeguatezza e che sono in fondo storie d’amore, quello per il genere umano nella sua interezza, con tutta la sua fragilità”. Il giornalista Carlo Abbatino ha messo in rilievo la “delicatezza, l’eleganza poetica e la scorrevolezza della narrazione della D’Onofrio che nel suo raccontare dà esattamente il senso compiuto dell’essenza umana”. Va evidenziato che Abbatino il 16 ottobre aveva intervistato la scrittrice insieme alla poetessa Antonella Radogna, inaugurando, un programma radiofonico a carattere culturale prodotto dall’emittente materana Radio Radiosa. La signora Olimpia Fuina Orioli ha quindi analizzato il romanzo con grande sensibilità, scendendo nel cuore più profondo di ogni pagina. “Sono rimasta affascinata -ha evidenziato- dall’intreccio mirabile di contenuti, sentimenti e significati capaci di coinvolgere ogni lettore che insegue il sogno antico e ardito d’ogni uomo: l’Amicizia, l’Amore, la Speranza d’altro e d’oltre”. Durante la serata la poetessa Antonella Radogna ha recitato e commentato alcuni passi del libro. Sono, inoltre, intervenute Pinuccia Sassone organizzatrice di varie presentazioni dedicate a Maria Antonietta D’Onofrio e la psicologa Anita Caroselli in un originale e interessante analisi testi-immagini, con il pittore Vincenzo D’Acunzo- con il quale la scrittrice ha stretto una collaborazione culturale – il quale ha riportato in immagini alcune pagine del libro in un progetto comune intitolato “Leggiamolo a colori” portato in tour in varie città d’Italia, a conferma di quanto più volte affermato dalla D’Onofrio: “l’arte non è un personaggio solitario, non è una voce, ma un coro e richiede la presenza, la forza, la voce di più attori. Solo così il messaggio di bellezza e di positività insito nelle varie “forme culturali” potrà arrivare al cuore delle persone per farsi motore e promotore d’ideali di progresso e crescita individuale e sociale”.
Ott 21