Riportiamo di seguito la nota dell’Associazione Anestesisti Rianimatori Italiani Emergenza Area Critica Regione Basilicata, relativa alla delibera della Regione Basilicata n. 504 del 30 aprile 2014 che riguarda l’organizzazione del Dipartimento Interaziendale Regionale di Emergenza Sanitaria.
Apprendiamo con sconcerto la notizia di una delibera della Giunta Regionale Basilicata (DGR nr 504 del 30 aprile 2014) con la quale viene modificatosi trasmette in allegato nota dell’Associazione Anestesisti Rianimatori Italiani Emergenza Area Critica Regione Basilicata, relativa alla delibera della Regione Basilicata nr 504 del 30 aprile 2014 (organizzazione del Dipartimento Interaziendale Regionale di Emergenza Sanitaria), con la preghiera di darne massima diffusione.
“l’art.6 dell’allegato alla DGR nr.1946 del 22 ottobre 2010 relativo al protocollo di intesa per la gestione della rete regionale dell’emergenza urgenza e del Dipartimento Interaziendale per l’emergenza-urgenza sanitaria – DIRES, prevedendo di individuare il Direttore del DIRES tra tutti i Direttori delle Unità Operative Complesse dell’area medica delle Aziende Sanitarie regionali interessate”,
in contrapposizione al precedente articolo che prevedeva
“di individuare il direttore del DIRES tra i direttori delle Unità Operative Complesse che, in modo trasversale e funzionale convergono, secondo principi di affinità ed equipollenza, nell’area dell’emergenza/urgenza”.
L’allegato originario, non modificato, rispondeva pienamente all’oggetto ed alle finalità dell’art.1 della Legge Regionale nr 12 del 01 luglio 2008
(“ridisegnando l’assetto organizzativo e territoriale in coerenza con gli indirizzi…. Omissis…. E nel quadro di un governo partecipato alle politiche della salute.”…. “ perseguire obiettivi di organicità, appropriatezza, equità, efficienza, efficacia ed economicità nella predisposizione ed erogazione dei servizi”).
Esaminando ancor più nello specifico la legge, poniamo l’attenzione sull’art 3 comma 1, che recita :
“il Servizio Sanitario Regionale è ordinato secondo un modello a rete che comprende e integra la rete ospedaliera regionale e le reti infra e interaziendali. Esso persegue l’obiettivo della continuità dell’assistenza e dell’integrazione tra ospedale e territorio”; e comma 5 che riguarda specificamente la costituzione del DIRES, e lo inquadra come “struttura operativa unitaria a carattere interaziendale, transmurale e trasversale”.
Inoltre la DGR nr 1537 del 31 agosto 2009, nell’art 6 comma 2 dell’allegato nr 2 specifica come
“tutte le strutture e i servizi di Basilicata Soccorso costituiscono l’Unità Operativa Complessa definita Emergenza – Urgenza 188 -ASP e l’Unità Operativa Complessa definita Emergenza – Urgenza 118 ASM.
Il Direttore del DIRES è il Dirigente Medico di una delle due Strutture Complesse Emergenza Urgenza 118 afferenti al Dipartimento medesimo”.
Sull’argomento riteniamo corretto effettuare alcune riflessioni sull’argomento:
1. non riteniamo corretto che venga nominato Direttore di Dipartimento un Direttore di una Struttura Complessa che non fa capo a quel Dipartimento (intendiamo Area Medica vs Emergenza e Accettazione),
2. anche in altre regioni, come è giusto, i Dipartimenti di Emergenza Urgenza 118 sono dirette da Direttori di strutture complesse afferenti al Dipartimento di Emergenza e Accettazione e non all’Area Medica.
3. ai sensi dell’art. 4 comma 1 del DOCUMENTO SUL SISTEMA DELLE EMERGENZE SANITARIE APPROVATO DAL GRUPPO DI LAVORO STATO-REGIONI il 2 dicembre 1991, si rammenta che “ogni centrale dell’emergenza sanitaria afferisce ad una direzione medico-ospedaliera, individuata di norma nell’ambito della direzione dei servizi di assistenza ospedaliera afferente al Dipartimento di Emergenza”….
4. risultano peraltro avviate negli anni addietro le procedure concorsuali per l’identificazione del direttore del Dires, procedure di cui non si conosce né l’esito né alcuna calendarizzazione di altre prove.
5. riteniamo che una delibera che espropria il coordinamento dell’emergenza territoriale a chi vive quotidianamente di emergenza, oltre a venir meno a quel patto per la salute con i cittadini (non si garantisce la migliore assistenza possibile) sia quanto meno pericolosa e azzardata.
Chiediamo pertanto ai componenti della Giunta Regionale di rivedere questa loro posizione nel mero interesse della collettività e della salute degli utenti che possono abbisognare dei servizi del Dipartimento riservandoci ogni altra iniziativa al fine di difendere la sicurezza dei cittadini e gli interessi dei colleghi aderenti alla nostra associazione.