Continuano le audizioni sullo strumento legislativo. Approvata anche una delibera di Giunta sulla rettifica ad una Dgr inerente il riparto fondi 2014 per l’eliminazione delle barriere architettoniche.
La prima e la terza commissione consiliare, presiedute rispettivamente da Santarsiero (Pd) e Pietrantuono (Psi), hanno tenuto, oggi, una seduta congiunta sul Ddl di riorganizzazione dell’attività amministrativa dell’Alsia (Agenzia Lucana di Sviluppo ed Innovazione in Agricoltura). Questa mattina sono stati auditi il presidente delle Federazioni zootecniche regionali di Confagricoltura, Marcello Di Ciommo, il direttore regionale della Cia, Donato Di Stefano, il Dirigente generale del dipartimento Presidenza della Giunta, Vito Marsico e i rappresentanti del coordinamento tecnici e divulgatori dell’Alsia, Arturo Caponero e Paolo Sileo.
Il Dirigente generale del dipartimento Presidenza della Giunta, Marsico, è intervenuto sulla questione del personale dell’Alsia. “Nel corso di quest’anno con la legge di stabilità e con quella di assestamento – ha spiegato – è stato istituito il ruolo unico dei dirigenti della Regione e degli Enti strumentali, l’idea è di pervenire al ruolo unico anche del comparto per quello che concerne Giunta, Consiglio ed Enti strumentali”. “Il ruolo unico – ha proseguito – è possibile crearlo soltanto per i dipendenti ai quali è applicato lo stesso contratto collettivo dei dipendenti regionali, Regioni e Autonomie locali. Per quanto riguarda l’Alsia vengono applicate tre tipologie di contratti collettivi per cui occorre una disciplina puntuale tesa a risolvere anche questo aspetto. L’attuazione di questo tipo di riforma – ha aggiunto – va nella direzione anche della riorganizzazione degli uffici (ad esempio gli uffici del personale sono tanti quanti sono gli enti). La volontà di arrivare al ruolo unico c’è – ha ribadito Marsico – e si ravvisa l’opportunità di non introdurlo soltanto per l’Alsia all’interno di questo disegno di legge ma di inserirlo, in maniera più organica, anche con delle norme transitorie, all’interno della legge di stabilità estendendola in ugual modo ad altri enti strumentali”.
“Riportare ad un unico soggetto tutta le materie previste nell’idea fondativa di questo Ente strumentale, quali lo sviluppo e l’assistenza tecnica in agricoltura, l’affiancamento delle imprese di produzione per il miglioramento della qualità e per il vettoriamento dei prodotti sui mercati con azioni di ricerca volte all’innovazione”. Lo ha detto Marcello Di Ciommo, presidente delle Federazioni zootecniche regionali di Confagricoltura aggiungendo che “l’agricoltura è un unicum che comprende anche la zootecnia. Oggi il sistema è incoerente perché la competenza per l’assistenza in agricoltura è affidata all’Alsia mentre quella alle aziende zootecniche ad altri istituti. Come Confagricoltura siamo favorevoli ad una ricomposizione di questi compiti e alla possibilità di creare un servizio unico a favore di tutte le imprese operanti sul territorio e l’Alsia potrebbe rappresentare in maniera equa gli interessi di tutti”.
“La Cia ritiene che il riordino della ‘governance’ è una priorità e rappresenta un punto di ripartenza per il comparto agricolo e per la stessa pubblica amministrazione. Urge una efficace norma di razionalizzazione e ottimizzazione che deve guardare ai nuovi scenari in cui si trova ad operare il comparto agricolo e che deve saper coniugare la ‘mission’ con efficienza e professionalità in un quadro di sostenibilità finanziaria”. Ad affermarlo il direttore Donato Di Stefano il quale ha aggiunto che “la razionalizzazione delle strutture a servizio dell’agricoltura è decisiva non solo per il futuro del settore primario, ma più in generale per l’intero sistema economico-produttivo”. “L’Alsia – ha aggiunto – è solo un pezzo dell’articolato sistema di servizi a favore del settore agricolo. Occorre favorire una chiara e netta distinzione fra le funzioni d’indirizzo, programmazione, coordinamento e controllo (di competenza della Regione) dalle funzioni esecutive, gestionali e attuative che devono essere affidate all’Alsia”. Di Stefano ha proposto, tra l’altro di predisporre un piano regionale pluriennale di tutti i servizi di sviluppo agricolo pari alla durata della programmazione comunitaria e l’istituzione di un Comitato d’indirizzo interdipartimentale attestato al dipartimento Agricoltura, teso a proporre e definire il piano SSA, l’innovazione e la sperimentazione in agricoltura.
In rappresentanza del coordinamento tecnici e divulgatori dell’Alsia, sono intervenuti Arturo Caponero e Paolo Sileo i quali hanno affermato che “dopo più di otto anni di attesa, ci si sarebbe aspettati un approccio ben più ‘rivoluzionario’, non solo alla riorganizzazione dell’Alsia ma a quella dell’intero sistema delle strutture amministrative operanti in agricoltura in riscontro all’esigenza che ha motivato il commissariamento con la Lr 11/2006”. “L’attuale ddl – hanno aggiunto – ha, però, il merito di aver attivato l’iter istituzionale per portare in tempi rapidi alla cessazione dello stato di commissariamento dell’Agenzia”. Dopo aver evidenziato che” il disegno di legge non apporta niente di nuovo rispetto allo stato di fatto dell’Agenzia, se non la riduzione delle componenti apicali e l’accorpamento dei servizi di sviluppo per il settore agricolo (allargato alla sua componente zootecnica ma non a quella forestale)”, Caponero e Sileo in merito all’affidamento all’Alsia della redazione del piano triennale dei servizi di sviluppo previsto dall’articolo 19 del ddl, ne hanno proposto l’abrogazione perché “in contrasto con l’art.4 della Lr 29/2001”. Per quanto concerne la questione del personale dell’Agenzia i due rappresentanti del coordinamento tecnici e divulgatori dopo aver fornito i numeri circa la dotazione organica (145 dipendenti con contratto “regione ed enti locali” assunti a tempo indeterminato; 19 dipendenti con contratto “privato del comparto chimico”, rivenienti dalla ex Metapontum Agrobios; 48 dipendenti assunti con contratto a tempo determinato e un numero variabile di operai agricoli a tempo determinato e indeterminato in servizio presso le 7 aziende agricole “sperimentali dimostrative”), hanno chiesto, concordando con la proposta avanzata dalla Uil, che “il personale di ruolo dell’Alsia sia trasferito nei ruoli organici della Regione Basilicata e assegnato prioritariamente all’Agenzia”.
Successivamente i presidenti della prima e terza Commissione consiliare hanno deciso di convocare, nella prossima seduta, i rappresentanti dell’Unione nazionale dei produttori biologi e biodinamici FederBio (UPBio).
Al termine della seduta congiunta, la terza Commissione, presieduta da Pietrantuono, ha licenziato con parere favorevole a maggioranza (sì di Pietrantuono, Robortella, Leggieri, Benedetto, Bradascio, Galante; astenuti Rosa, Castelluccio e Romaniello) una delibera di Giunta regionale riguardante la rettifica di una precedente Dgr relativa al riparto dei fondi 2014 per la eliminazione delle barriere architettoniche negli edifici privati.
Ai lavori erano presenti, oltre ai presidenti Pietrantuono (Psi) e Santarsiero (Pd) i consiglieri Bradascio (Pp), Galante (Ri), Spada e Robortella (Pd), Leggieri (M5s), Romaniello (Sel), Mollica (Udc), Rosa (Lb-Fdi), Castelluccio (Pdl-Fi) e Benedetto (Cd) .