Riportiamo di seguito l’intervento pubblico del Consigliere Adriano Pedicini nel quale, alla presenza del Sindaco, ha invitato formalmente quest’ultimo ad un atto di valore: trascrivere sul registro di stato civile la parola “cittadino italiano” al primo bambino nato a Matera dopo la candidatura a Capitale della Cultura, da una coppia di extracomunitari. Sarebbe un atto simbolico di grande interesse edificato dal sindaco della capitale europea della cultura.
Nell’incontro di ieri, svoltosi in municipio con l’associazione Tolbà, è stato importante affrontare il tema dei diritti degli immigrati in un Paese dove questo ragionamento è lasciato ad una legislazione che non ha lo stesso passo delle dinamiche sociali che mutano velocemente e che non sanno, nè possono, attendere le lungaggini burocratiche del nostro Paese. Per questo in un mio intervento pubblico alla presenza del Sindaco, ho invitato formalmente quest’ultimo ad un atto di valore: trascrivere sul registro di stato civile la parola “cittadino italiano” al primo bambino nato a Matera dopo la candidatura a Capitale della Cultura, da una coppia di extracomunitari. Sarebbe un atto simbolico di grande interesse edificato dal sindaco della capitale europea della cultura; perché è questo un gesto di cultura; perché ritengo che la privazione di questo riconoscimento sia la genesi di ogni diritto negato, il nodo centrale di ogni problema. Ragionare su nuovi modelli di cittadinanza è un dovere, un impegno ed una conquista di civiltà. Diventa indecifrabile comprendere che un bambino nato in Italia, che frequenti la nostra scuola, parli la nostra lingua ed assimili il nostro dialetto, non debba essere riconosciuto quale cittadino del nostro Paese. Comprendo tuttavia, che tutto ciò avvierebbe senza dubbio delle dinamiche dai risvolti politici ed amministrativi non indifferenti, con orientamenti da parte della prefettura, che agisce come ente di vigilanza sullo stato civile per il controllo delle trascrizioni, una sorta di richiamo alle regole e quindi una esortazione alla cancellazione in tempi rapidi, ma son convinto più che mai, che i tempi siano maturi per una vaporosa e leggera disubbidienza legislativa atta a smuovere le pastoie di un diritto lento, non a passo con i tempi. Siamo la Capitale Europea della Cultura, dimostriamo di esser anche cittadini d’Europa che meritano e che sanno dare valore all’accoglienza. Facciamoci promotori; Matera deve diventare la Capitale dei diritti e dell’accoglienza dei cittadini migranti, sproniamo e sensibilizziamo la legislazione nazionale in materia, in questo particolare momento in cui il governo concede un bonus economico che amplificherebbe le diversità tra i bambini nati in Italia. Per tal motivo presenterò una proposta di deliberazione comunale per il riconoscimento della cittadinanza ai bambini stranieri nati quest’anno a Matera, un riconoscimento simbolico di grande valore per la nostra comunità all’insegna del maturo spirito di accoglienza e della parità dei diritti che la nostra comunità sa esprimere e conservare, valori posti alla base delle decisioni della commissione di candidatura.
Adriano Pedicini Capogruppo FI in consiglio comunale
Ma mica soltanto al primo, anche a quelli dopo ed a quelli prima. La cultura passa anche da quello