“Il nuovo rapimento di almeno 60 ragazze in una regione nel nordest della Nigeria sempre ad opera del gruppo islamista Boko Haram è la grave testimonianza che non basta la campagna #BringBackOurGirls che pure ha avuto un grande successo sui social network. Ci vuole una mobilitazione popolare molto più incisiva ed una risposta militare al terrorismo che colpisce innanzitutto la dignità femminile”. Lo sostiene Rossella Claudia Dente a nome delle donne della DC-Libertas della Basilicata annunciando che per domenica nelle chiese lucane promuoveranno al termine delle funzioni religiose della domenica una preghiera come primo momento di solidarietà delle donne cattoliche impegnate in politica.
Il nuovo rapimento che mette in dubbio le trattative in atto per il rilascio delle 200 ragazze nelle mani dei jihadisti – secondo Dente delle donne della DC-Libertas – impone il superamento dell’attuale pressione internazionale e di semplici selfie o foto sui social da parte di importanti personaggi della politica, della cultura, del cinema e dello sport che si sono scattati fotografie con l’appello a favore della liberazione delle 200 ragazze nigeriane. E’ sul Governo della Nigeria che si deve intervenire perché fa troppo poco se non quasi nulla per contrastare la barbarie come le continue aggressioni ai cattolici. Per noi donne cattoliche impegnate nel sociale proprio perché il gruppo, che raggruppa salafiti, nichilisti e criminali comuni si alimenta in un ambiente in cui la povertà è diffusa e la brutalità della polizia e la corruzione dilagano, è necessario un adeguato intervento militare di carattere internazionale per rispondere a quello che è un crimine di guerra e restituire le giovani donne alle proprie famiglie e ridarle un futuro si serenità”.