Il Centro Antiviolenza Italiano di Matera ha riconfermato l’impegno profuso nel sociale, registrando un boom di presenze sabato 25 Ottobre presso la sala del Garden Dichio a Matera, per il Convegno dibattito sulla morte di una paziente all’Ospedale San Carlo di Potenza. Incisivi i discorsi sia del presidente che del segretario del Cai Onlus, nonché dei giornalisti intervenuti, premiati dal Cai.
In particolare, Giovanna Casamassima (segretario e dirigente Cai Onlus), dopo una breve presentazione del Cai, ha posto l’accento sulla necessità che Matera, capitale europea della cultura 2019, attenzioni maggiormente le situazioni di disagio sociale dei cittadini, coadiuvando il Centro nell’azione di prevenzione e contrasto della violenza di genere.
Emozionante la clip di presentazione del Cai, realizzata interamente dall’associazione, e che, accompagnata dal brano musicale dei Nomadi “Liberi di volare”, ha evidenziato con immagini e didascalie le finalità perseguite, tra cui quella di “sostegno e facilitazione al raggiungimento dell’autonomia psico-fisica, economica e sociale delle persone disagiate a seguito di violenza, nonché la creazione di una Rete di Servizi non solo a livello territoriale, ma anche internazionale, e la tutela delle famiglie delle vittime di atti criminali violenti”.
Breve fuori onda per la visione del documentario realizzato dalle Sorelle dell’Istituto “Sacro Cuore” di Matera, ad oggetto l’impegno profuso dalle suore nella prevenzione e contrasto dello sfruttamento minorile in India, fenomeno molto diffuso in quel paese, e degli abusi sessuali sulle bambine, cui il Cai Onlus si è associato.
Parole di encomio e ringraziamento quelle profuse dal presidente del Cai, Ivana Giudice, nei riguardi dei giornalisti di Basilicata24, sottolineando “il coraggio e la professionalità degli stessi nel portare alla luce una vicenda drammatica, tralasciata purtroppo nell’oblio del dimenticatoio da alcune o forse troppe coscienze umane”.
Silenzio ed attenzione da parte dei presenti in sala nell’ascolto dell’audio shock, già pubblicato da Basilicata24, ed inizio di un dibattito condotto con analitica ed incisiva professionalità da parte del giornalista Mario Isoldi, già Direttore della Nuova del Sud, nel porre i giusti interrogativi ai colleghi di Basilicata24.
Di forte impatto emotivo il discorso del direttore responsabile di Basilicata24, Giusi Cavallo, che con disarmante genuinità ha compartecipato al pubblico presente in sala i momenti in cui ha ascoltato gli audio integrali della vicenda, recapitati presso la sua redazione, sottolineando come “in presenza di confessioni di tale gravità è la coscienza di ognuno di noi ad imporre l’obbligo morale di denunciare pubblicamente gli accaduti”.
Incisivo il discorso del direttore editoriale, dr. Michele Finizio, che anche nella sua veste professionale di sociologo, ha esplicitato “la necessità di una maggiore ed approfondita vigilanza sull’operato di coloro che svolgono mansioni di tale particolarità, in quanto comportanti conseguenze precipue sulla vita umana”.
Mirato il discorso del giornalista freelance Eugenio Bonanata, attraverso l’approfondimento del tema ad oggetto la libertà di stampa ed il dovere di cronaca, affinchè vicende del genere non siano più sottaciute “perché ogni giornalista ha l’obbligo morale e professionale di rendere alla società la verità dei fatti”.
Numerosa la partecipazione al dibattito anche da parte della cittadinanza materana, che ha manifestato piena solidarietà ai giornalisti di Basilicata24, invitandoli a continuare nel loro lavoro con l’impegno di sempre.
La serata si è conclusa con la consegna del “Premio Cai Onlus” ai giornalisti di Basilicata24 da parte del presidente Ivana Giudice e del segretario Giovanna Casamassima, premiati per il coraggio e la professionalità impiegati nel denunciare pubblicamente un accadimento di tale gravità, che non poteva in alcun modo essere più sottaciuto.