“Non è che io prendo e trovo domani mattina 1500 posti lavoro per i lavoratori in mobilità, perché penso che nessuno sia in grado di farlo, né prendo 5000 Copes e dico: “”Domani mattina andate a lavorare perché so dove dovete andare a lavorare. Venite tutti quanti in Regione”, perché non siamo in grado di farlo, se vogliamo essere onesti.”. Questo è quello che ci ha risposto il Presidente della Regione quando gli abbiamo ricordato che corsi di formazione per due mesi e reddito d’inserimento non sono risposta adeguata ai bisogni di quanti vorrebbero un lavoro dignitoso, ex lavoratori beneficiari degli ammortizzatori in deroga in primis.
L’indeterminatezza della proposta della Giunta ci lascia basiti. La formazione comporta una progettualità ovvero un corso di apprendimento finalizzato ad acquisire una professionalità spendibile nel mondo del lavoro. La formazione implica una visione: cosa si vuole fare da grandi, cosa si vuol costruire.
Nel provvedimento presentato durante lo scorso Consiglio, questa visione, questa progettualità non c’è. Ed è evidente. In cosa saranno formati gli ex lavoratori beneficiari degli ammortizzatori in deroga? Nessuno lo sa. Ecco perché si tratta solo di un ‘tirare a campare’, solo di un’azione politica miope.
E allora il Presidente non scarichi la colpa ed il suo nervosismo sulla minoranza affermando che “se c’è qualcun altro in grado di darglielo [il lavoro], io me ne vado domani mattina, venisse e lo desse se vogliamo essere sinceri”. Queste frasi certificano solo il fallimento di un Governo regionale e del suo Presidente che dichiara apertamente di non aver messo in campo politiche del lavoro concrete.
È facile dire “trovate voi lavoro, domani, a 1500 persone”. Il lavoro non si crea dall’oggi al domani ma si costruisce con politiche attive nel tempo.
Ora, però, ci chiediamo, quali sono state le politiche attive messe in campo dal Governo regionale in un anno? Nessuna. Si è provveduto a dispensare soldi, a ripartire fondi europei, ma di risposte concrete non ce ne sono state.
È una caduta di stile apostrofare l’opposizione come ‘poco costruttiva’ o addirittura come ‘censore’, come ha fatto il Presidente della Regione, al quale vogliamo ricordare che non siamo stati noi a promettere, in campagna elettorale, “15.000 posti di lavoro in 5 anni”. 15.000 posti di lavoro in 5 anni che si traducono in 3.000 posti di lavoro in un anno.
Se il Presidente della Regione avesse voluto, anche solo parzialmente, mantenere la sua promessa, ora tutti gli ex lavoratori beneficiari degli ammortizzatori in deroga avrebbero un lavoro, non un corso di formazione di due mesi in non si sa cosa ed un assegno di povertà.
Ma è ovvio che quelli erano solo slogan per imbonire gli elettori. Al Presidente della Regione vogliamo ricordare che i provvedimenti che riguardano il futuro dei Lucani, come quello che concerne gli ex lavoratori beneficiari degli ammortizzatori in deroga, non si prendono dieci minuti prima del Consiglio. E non ci vengano a dire che è un’emergenza, perché la mancanza di lavoro, nella nostra Terra, è, purtroppo, un problema risalente.
Quanto a noi, sappiamo di essere stati propositivi quando ce n’è stato bisogno e ce n’è stata data la possibilità da parte della maggioranza. Per il resto, diciamo a tutti che saremo i più spietati ‘censori’ quando si tratterà di denunciare politiche miopi e false promesse. I Lucani, a nostro parere, meritano rispetto. Quel rispetto che politiche miopi e false promesse negano.
Potenza, 30 Ottobre 2014
Gianni Rosa, consigliere regionale Fratelli d’Italia – Alleanza Nazionale