Il grande patrimonio storico di Matera continua a riservare sorprese. Un ciclo di affreschi è stato rinvenuto nella Cattedrale di Matera, sotto il pavimento della Cappella del Presepe, durante i lavori di restauro che sono attualmente in corso. L’annuncio è stato dato congiuntamente dalla Direzione regionale del Mibact insieme all’Arcidiocesi di Matera-Irsina e al Comune di Matera che comunicano “l’eccezionale scoperta avvenuta nelle scorse ore nella Cattedrale della nostra città, Capitale Europea della Cultura per il 2019”.
Nella Cappella del Presepe, dove si sta svolgendo uno scavo archeologico, sono emersi sotto al pavimento i resti, ritenuti “straordinari”, di due cappelle preesistenti che conservano importanti testimonianze di decorazione a fresco. Tra gli affreschi ancora leggibili vi sono brani di sapore ancora tardomedievale ed altri già pienamente rinascimentali, vicini per qualità e cifra stilistica alle più importanti testimonianze della pittura, non solo rupestre, diffusa a Matera e nel territorio circostante.
Questa mattina si sono recati sul cantiere i rappresentanti delle tre Soprintendenze lucane (Beni architettonici e paesaggistici, Beni storici artistici ed etoantropologici, Beni archeologici) insieme ai rappresentanti dell’Arcidiocesi. “Davanti alla straordinaria scoperta, che aggiunge un prezioso tassello alla storia della grande fabbrica materana, appare ora necessario approfondire le ricerche portando avanti con la massima attenzione il fondamentale scavo”.
Ciclo di affreschi scoperto durante lavori nella Cattedrale di Matera, nota degli uffici di tutela del Mibact insieme all’Arcidiocesi di Matera Irsina e al Comune di Matera.
Gli uffici di tutela del Mibact insieme all’Arcidiocesi di Matera Irsina e al Comune di Matera rendono nota l’eccezionale scoperta avvenuta nelle scorse ore nella Cattedrale della nostra città, Capitale Europea della Cultura per il 2019. Nella Cappella del Presepe, dove si sta svolgendo uno scavo archeologico collegato ai lavori in corso, sono emersi sotto al pavimento gli straordinari resti di due cappelle preesistenti che conservano importanti testimonianze di decorazione a fresco. Tra gli affreschi ancora leggibili vi sono squisiti brani di sapore ancora tardomedievale ed altri già pienamente rinascimentali, vicini per qualità e cifra stilistica alle più importanti testimonianze della pittura non solo rupestre diffusa a Matera e nel territorio contermine.
Questa mattina si sono recati sul cantiere dei lavori in corso della Cattedrale, insieme ai rappresentanti dell’Arcidiocesi, l’arch. Francesco Canestrini, Soprintendente per i Beni Architettonici e Paesaggistici della Basilicata; la dott.ssa Marta Ragozzino, Soprintendenteper i Beni Storici Artistici ed Etoantropologici della Basilicata, insieme al RUP architetto Biagio La Fratta, al Direttore lavori, ingegner Antonio Persia e alla dottoressa Anna Maria Patrone in rappresentanza del dott. Antonio De Siena, Soprintendente per i Beni Archeologici della Basilicata e i Rappresentanti della dell’Arcidiocesi Matera – Irsina.
Davanti alla straordinaria scoperta, che aggiunge un prezioso tassello alla storia della grande fabbrica materana, appare ora necessario approfondire le ricerche portando avanti con la massima attenzione il fondamentale scavo.
Nei prossimi giorni sarà indetta una conferenza stampa per presentare l’importantissimo rinvenimento.