Il Governo ha dato parere favorevole ad un ordine del giorno al Decreto “Sblocca Italia” presentato dai deputati Pd lucani Antezza, Speranza e Folino che crea solide premesse per un rafforzamento dei collegamenti ferroviari al servizio della città di Matera.
In particolare – sottolinea l’on. Maria Antezza – l’odg impegna l’Esecutivo ad “assicurare i finanziamenti necessari alla Regione Basilicata per consentire l’inserimento della città di Matera nella rete ferroviaria di livello regionale e nazionale ed il collegamento funzionale con i principali nodi ferroviari nazionali”, utilizzando anche “una quota delle risorse rivenienti dall’articolo 16 dell’ex Dl Liberalizzazioni, attuativo del Memorandum Stato – Regione Basilicata sul petrolio”.
Dopo aver ricordato che “la città di Matera, prima città del Meridione ad essere stata dichiarata Patrimonio Unesco nel 1993, è sostanzialmente priva di infrastrutture ferroviarie statali, oltreché di infrastrutture connesse alla rete autostradale”, Antezza, Speranza e Folino sottolineano che “il diritto alla mobilità costituzionalmente garantito, assume per Matera una valenza ancora maggiore a seguito della sua recente individuazione come Capitale europea della Cultura del 2019”.
“Nei prossimi anni – sottolineano i tre deputati lucani del Pd – la città di Matera sarà sempre più interessata da flussi turistici, continui e consistenti tali da rendere ormai indilazionabile un collegamento primario e funzionale con i principali poli di trasporto e mobilità delle Ferrovie dello Stato”.
“Il parere favorevole espresso dal Governo al nostro ordine del giorno – hanno commentato Antezza, Speranza e Folino – rappresenta un atto politico significativo che contribuisce a rafforzare ancora di più il ruolo che Matera avrà nei prossimi anni, quale Capitale Europea della Cultura per il 2019”.
ECOC/2019: il nodo delle infrastrutture, intervento di Lorenzo Rota, presidente INU/Basilicata
La designazione di Matera a Capitale Europea della Cultura 2019, ha fatto (giustamente) tornare al centro dell’attenzione l’ormai centenaria questione dei collegamenti infrastrutturali della città di Matera (e del suo contesto appulo-lucano di riferimento), con il territorio nazionale ed europeo.
Questione assai importante, che non può essere banalizzata né da autoreferenziali rivendicazioni campanilistiche, né da prese di posizione minimaliste, nel senso che “tutto s’aggiusta” con qualche razionalizzazione dell’esistente, perché “Matera è molto più vicina al resto d’Italia ed all’Europa di quanto si creda”!
Il problema è invece serio, complesso, ricco di conseguenze per il futuro della città e della regione, e non può essere affrontato senza una chiara conoscenza dei problemi, dei costi, dei vantaggi e/o degli svantaggi delle diverse opzioni in campo.
ECOC/2019, e quanto in termini di mobilitazione di interessi, arrivi, attrattività e connettività essa provocherà, rappresenta in effetti l’occasione storica per affrontare razionalmente la questione, e dare alla stessa una soluzione altrettanto razionale sul piano dei costi/benefici, globalmente intesi.
Due ipotesi di “soluzione” sono obiettivamente in campo, e riguardano soprattutto la modalità ferroviaria, essendo quella su gomma abbastanza univoca e condivisa (Murgia-Pollino); e non costituendo problema la stessa “navetta” Bari Palese/Matera, modalità di servizio che non richiede particolari investimenti di base, e che può essere attivata (come pure disattivata) “alla bisogna”, in relazione alla dimensione dei flussi previsti e/o effettivi.
Le due ipotesi sostanziali in campo sono:
– quella del completamento della dorsale RFI Ferrandina-Matera-Bari (ma, attraverso Gioia del Colle, o Altamura?), dai costi certamente notevoli, ma dagli altrettanto notevoli vantaggi, perché costituirebbe una soluzione”stabile”, che metterebbe in rete una buona fetta del territorio lucano e murgiano, consentendogli di organizzarsi con poli della logistica e dei servizi lungo il suo tracciato, e di servire tutte le tipologie d’utenza possibili (non solo trasporto persone, ma anche materie prime, produzioni manifatturiere ed agricole, ecc.);
– quella dell’adeguamento della linea FAL esistente, i cui costi sarebbero senz’altro più contenuti, ma non sappiamo di quanto, se si ipotizza il raddoppio (sempre a scartamento ridotto) del binario stesso; ma i cui vantaggi sarebbero obiettivamente inferiori perché si tratterebbe di accelerare il trasporto delle sole persone nell’area metropolitana di Bari, della quale Matera diverrebbe (si confermerebbe definitivamente) il terminale lucano.
A fronte di queste due opzioni, ed alla serietà e complessità dei problemi che le stesse alternativamente pongono, credo sarebbe opportuno, che le Istituzioni interessate (certo non il Comitato o Fondazione MT/2019), prima di compiere qualsiasi scelta definitiva, e di avviare qualsiasi investimento irreversibile, si dotino di un approfondimento specifico della questione (uno Studio di Fattibilità?) che, sulla base di dati od ipotesi di flussi certi e verificabili, e di analisi costi/benefici altrettanto verificabili, faccia emergere con chiarezza i pro ed i contro di ambedue le opzioni in campo, e consenta con altrettanta chiarezza e trasparenza di operare le scelte conseguenti.
Fermo restando che un adeguamento delle attuali condizioni di esercizio della linea FAL Bari-Matera, sia comunque un diritto delle popolazioni lucane, a prescindere dalle prospettive di ECOC 2019.
Uno dei meriti che la innovativa strategia culturale di ECOC 2019 può dare, in termini di spinta allo sviluppo socio-economico è anche questo: aprire la città (“open future”), finalmente, alla connettività infrastrutturale nazionale, adeguata ai tempi; un contributo che ne rafforzerebbe l’importanza, la significatività nella storia di questa città..
W la trottola: arriva il francobollo celebrativo per la ferrovia a Matera. A realizzarlo è Sergio Laterza
non credo ai miei occhi.
B.R.A.= Braccia Rubate alla Agricoltura.
mo ci fanno la TAV e si fermano a 154 mila barili al giorno. C’era bisogno di fare tutto sto casino visto che 154 mila già sono in tasca di ENI e Total?
Io Posso chiedere l’asino che vola?
Appena possibile farò una analisi …..con i piedi per terra