L’avvocato materano Carmine Ruggi in una nota commenta la sentenza del Tar che ha annullato la sospensione di De Magistris da sindaco di Napoli. Di seguito la nota integrale.
Carmine Ruggi: “La Magistratura supplente: una garanzia di libertà”
«È nu juorno buono». così si è espresso “Giggino”, dopo il responso del TAR che annullava la sua “sospensione” dall’incarico di Sindaco di Napoli, comminatagli dopo la sentenza di primo grado per un opinabile abuso di atti ufficio, in applicazione della ben nota Legge Severino.
No, Dott. De Magistris, non è la sua buona giornata,anzi non è solo la sua. E’ una buona giornata anche per il nostro Paese, perchè può contare, ancora una volta, su una Magistratura (giudicante) a difesa dei diritti individuali e collettivi, garantiti dalla nostra Costituzione.
Qualche settimana fa, nell’evidenziare la incongruità giuridica dell’art. 11 della Legge Severino, – perché costituiva un palese vulnus al principio costituzionale dell’art. 27, 1° com. della Costituzione di non colpevolezza del reo fino a decisione definitiva, – si auspicava che lo stesso Parlamento si fosse adoperato, con la dovuta celerità, ad emendare un così grave errore di legislazione, in violazione dei diritti civili e politici. La classe politica, invece, ha mostrato tutti i suoi limiti culturali e di sensibilità civile, sia quando, – per allontanare da sé la diffusa considerazione popolare di inadeguatezza morale generalizzata, – ha partorito un mostro , che prima di esser giuridico e costituzionale, è una violenza al rispetto dei diritti civili garantiti dallo stato di diritto, cui si ispira la nostra Costituzione; – sia nel farsi prevaricare dall’attività di supplenza della Magistratura, – nel caso in questione esercitata esemplarmente, con giudizio unanime, dal Collegio dei Giudice del TAR, – che ha supplito alla carenza del Legislatore, dichiarando la provvisoria inefficacia dell’atto di sospensione del Sindaco DE Magistris dalla sua carica di alta rappresentanza popolare della capitale del sud, chiamando in causa la Corte Costituzionale per la dichiarazione di illegittimità costituzionale della citata norma dell’art.11 della Legge Severino.
La vicenda DE Magistris, per altro, consente ai comuni cittadini di questo nostro Paese di apprezzare sempre di più l’operato dei Costituenti della nostra Repubblica, quasi tutti provenienti dall’esperienza totalitaria e dalle ferite della guerra, che la dittatura aveva prodotto al Popolo italiano.
Nel disegnare la Costituzione Repubblicana, i Costituenti (vi ricordate dell’Avv. Alessandro Bruni, dell’Avv. Michee Bianco?) furono attenti tutori dei diritti civili per la nostra comunità nazionale, proponendo con lungimiranza i cardini della difesa dello stato di diritto sui tre poteri dello Stato,- legislativo, esecutivo e giudiziario,- ciascuno indipendente, ma tutti concorrenti nella tutela dei diritti dei cittadini. Se uno dei detti poteri latita dai suoi doveri, è obbligo degli altri poteri adoperarsi per colmare il vuoto istituzionale, affinchè la democrazia ed i diritti che essa garantisce non ne soffrano.
Troppo spesso la Magistratura, purtroppo, è chiamata a questo compito supplente, con obbligate scorribande negli altri poteri dello Stato: ma di questo non possiamo dolerci come cittadini, poiché la supplenza è doverosa laddove vi è il “vuoto” operativo, ed, ancor più, ove il vuoto è solo strumentale a coprire carenze morali della classe politica.
Per questa ragione è un buon giorno anche per il popolo italiano.
Carmine RUGGi
Dunque, se tutto ciò ha un senso, «È nu juorno buono» anche per Berlusconi?