La Segreteria Regionale del S.A.P.Pe. – Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria – della Basilicata , l’Organizzazione Sindacale più rappresentativa dei “Baschi Azzurri”, attraverso il Segretario regionale Saverio Brienza, comunica che negli ultimi anni ha più volte rappresentato all’Amministrazione Penitenziaria le pessime condizioni strutturali della Mensa di servizio che insiste presso la Casa Circondariale “A. Santoro” di Potenza, che di certo non appaiono conformi ai requisiti generali previsti dalla vigente normativa nell’ambito dei settori Cucina – Dispensa – Sala Ristorazione – Zona lavaggio – Servizi igienici – Depositi , tali da lasciare dubbi sulla possibilità di continuare ad esercitare l’attività in questione, così come ha più volte rappresentato le pessime modalità di preparazione e somministrazione dei pasti erogati al personale sia di Polizia Penitenziaria che del Comparto Ministeri senza che la stessa Amministrazione abbia preso fino ad ora alcun provvedimento per risolvere le problematiche .
Oltre alla forma strutturale degli ambienti che non consentono agli addetti di utilizzare gli spazi secondo una distinta logica di preparazione, si precisa che non sono presenti frigoriferi (sia nella dispensa che nel deposito ) con scomparti che consentano la suddivisione dei generi alimentari ( ad esempio nello stesso frigorifero si trovano giacenti : carne – formaggi – salumi – verdure – acqua – etc. etc. ) , pertanto, in assenza di specifiche apparecchiature, la conservazione e la preparazione degli alimenti rischiano di essere costantemente contaminati.
Nella cucina non funzionano da anni sia l’impianto di aspirazione dei fumi che quello della lavastoviglie e l’assenza di un banco self-service non permette sia di mantenere gli alimenti ad una temperatura costante e di proteggere le vivande da eventuali contaminazioni, che di somministrare i pasti agli aventi diritto nella piena garanzia igienica ; basti pensare che la somministrazione avviene attraverso una “finestra” che si affaccia dalla cucina alla sala ristorazione, con la stessa che viene poi riutilizzata per riconsegnare i vassoi sporchi, proprio perché in assenza di un apposito carrello per riporre i vassoi dopo essere stati utilizzati.
La preparazione e la somministrazione dei primi piatti avviene con la pasta che, dopo essere stata bollita, nel momento in cui deve essere servita viene riposta per qualche secondo sempre nella stessa acqua che era stata utilizzata per la bollitura iniziale, in maniera di ridare alla stessa la sensazione di essere stata appena preparata, ma in realtà la pasta viene solo riscaldata e , naturalmente, scaldata e poi ancora scaldata, per una moltitudine di volte tanto che gli ultimi fruitori sono costretti a consumare la pasta scotta oppure ridotta completamente in frantumi.
Anche la periodica sanificazione degli ambienti non risultano essere state effettuate con regolarità ed anche per questo, il Segretario Regionale Saverio Brienza ha chiesto ieri , attraverso una dettagliata nota sindacale, all’A.S.L. di Potenza di procedere ad una ispezione per accertare tutte le condizioni denunciate e se, ancora, risulti idonea alle previste autorizzazioni sanitarie di cui alla legge 283/62 per poter esercitare il servizio .
Ulteriori difficoltà vengono registrate anche dal forte malcontento del personale dipendente della ditta appaltatrice del servizio, in quanto dal mese di Luglio non percepisce lo stipendio nonostante lo stato di agitazione già proclamato.
Il S.A.P.Pe. preannuncia che se in breve tempo l’Amministrazione non prenda gli opportuni provvedimenti per risolvere i problemi che affliggono da troppo tempo la Polizia Penitenziaria di Potenza a causa delle gravose condizioni, si proclamerà lo stato di agitazione del personale di Polizia Penitenziaria e si procederà con il conseguente rifiuto dei pasti.