Nel secondo trimestre del 2014 i distretti del Mezzogiorno monitorati da Intesa Sanpaolo hanno segnato una flessione delle esportazioni del 4,2% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. A salvarsi è però ancora l’alimentare insieme alla crescita, sia pure ancora modesta ma “incoraggiante”, delle vendite estere del distretto del mobile imbottito della Murgia. La tendenza conferma che è necessario concentrare ogni sforzo per rilanciare il Distretto Agroalimentare di Qualità del Metapontino insieme a quello agro-industriale del Vulture. A sostenerlo è Rossana Florio, vice segretaria regionale di Centro Democratico e neo consigliere provinciale di Matera. Il destino industriale al Sud, come evidenzia il recente rapporto Svimez, non può essere segnato dalla desertificazione – dal 2007 al 2011 le aree Convergenza dell’Italia, tutte al Sud, hanno registrato un crollo del valore aggiunto dell’industria del 6% – a condizione che si valorizzi l’agroalimentare. La nascita del Distretto Agroalimentare di Qualità del Metapontino – ricorda l’esponente di CD – ha permesso di riconoscere l’importanza ed il valore che l’area del metapontino assume nell’economia regionale. Tramite l’unione di diversi soggetti, pubblici e privati, che compongono il Distretto, ha preso il via un percorso di sviluppo auto propulsivo finalizzato all’incremento competitivo ed alla valorizzazione delle produzioni agroalimentari e del patrimonio culturale che caratterizzano il territorio. In questo contesto il Distretto ha il compito, tramite una razionale governance, di organizzare ed orientare il settore agricolo, facendo interagire le diverse componenti socio‐economiche nell’interesse di tutta la comunità ed esaltando al massimo il ruolo multifunzionale del sistema agroalimentare. Nel ricordare che la superficie complessiva dell’area del Distretto è di 74.000 ettari, dei quali 21.000 sono dedicati alla coltivazione di produzioni ortofrutticole di qualità, che contribuiscono per l’80% alla produzione ortofrutticola regionale, Florio sottolinea che la nuova opportunità è rappresentata dagli otto strumenti che verranno adottati dal Ministero per le Risorse Agricole che lo stesso Ministro Martina anticipò a Matera in occasione della Festa Nazionale di Centro Democratico per rilanciare la competitività del settore agroalimentare, con un pacchetto da 2,2 miliardi di euro per il biennio 2015-2017.
Tra gli strumenti definiti per promuovere i nuovi investimenti: i Contratti di distretto/filiera, rivolti anche alle reti di impresa, si basa sul finanziamento pubblico agevolato da 6 a 15 anni e su un contributo in conto capitale pari al 25% dell’investimento; i Contratti di filiera rivolti alle piccole e medie imprese, le cooperative agricole, le op, i consorzi di tutela e le grandi aziende che hanno quote partecipate del capitale di una società agricola, interviene attraverso un finanziamento pubblico agevolato fino a 15 anni; Equity a condizione di mercato: interventi finalizzati al sostegno di progetti di sviluppo industriale o commerciale e di internazionalizzazione. Prevede assunzione di quote di capitale e finanziamenti a medio-lungo termine; Fondo di garanzia a prima richiesta: copre fino al 70% (80% nel caso di un giovane imprenditore) dell’importo finanziato dalle banche entro 1 milione di euro di garanzia; Fondo di credito: le banche erogano mutui finanziando il 70% dell’investimento, per metà utilizzando provvista raccolta dai mercati e per l’altra metà utilizzando la provvista agevolata del Fondo credito Ismea; Start-up: acquisto di aziende agricole da parte di giovani neo-agricoltori. Prevede un contributo fino a 40.000 euro per l’abbattimento dei tassi si interesse sul leasing; Subentro e imprenditoria giovanile: interventi per favorire il ricambio generazionale. Prevede per gli agricoltori under 40 mtui per investimenti di miglioramento; Fondo investimenti: destinato a supportare i programmi di investimento di piccole e medie imprese. Interviene attraverso l’acquisizione di quote di partecipazione minoritarie di fondi di investimento privati. Sono provvedimenti utilissimi al gravoso compito che ci attende per il rilancio del Distretto del Metapontino che – conclude Florio – vanno integrati a quelli che la Regione definirà con le nuove Misure ed azioni finanziarie del PSR 2014-2020.
Nov 02