Sabato 8 novembre 2014 alle ore 9,30 in piazza Mario Pagano a Potenza è in programma una manifestazione contro l’articolo 38 del Decreto Sblocca Italia e per il riscatto della Basilicata. All’iniziativa anche il gruppo “Non siamo 4 comitatini, siamo il popolo lucano” che ad oggi conta quasi 7000 iscritti contro il nuovo colonialismo petrolifero per manifestare la stanchezza del popolo lucano ad essere considerato solo un’appendice del Paese.
Chi pensa che la storia è bella e scritta e che i nuovi pozzi si faranno costi quello che costi si sbaglia di grosso; essi non hanno fatto bene i conti o forse sono ancora convinti che la protesta contro lo sblocca Italia e l’art. 38 sia solo il fuoco di paglia di “ quattro comitatini”, soliti agitatori della domenica pronti a sciogliersi al lunedì. Renzi, il suo Governo, i petrolieri che li manovrano, i nostri Pittella e compagnia bella, credono di poter avere la partita facile da gestire, incuranti come ormai sono delle proteste di piazza, pur di poter tutelare gli interessi delle lobbies del petrolio che già da decenni depredano in Basilicata, senza alcun controllo sulle quantità di petrolio estratto e sulle più elementari norme di prevenzione ambientale al punto che i nostri fiumi e i nostri laghi risultano essere saturi di veleni.
L’8 novembre saremo in piazza per ribadire la contrarietà del popolo lucano all’art.38 dello sblocca Italia, ma anche per protestare contro tutti i veleni che ammorbano la Lucania, da Monnezzopoli alla Fenice di Melfi, e contro le infiltrazioni di carattere mafioso che negli ultimi decenni sempre con più insistenza si stanno impadronendo della vita pubblica lucana, sia nella gestione degli appalti pubblici che nel tentativo di accaparramento delle aziende agricole in crisi nel metapontino.
Nessun cappello da parte di nessuno su questa manifestazione che vuole essere la prima di una mobilitazione più generale che porti alla riconquista del sacrosanto diritto alla propria autodeterminazione da parte del popolo lucano.
La manifestazione dell’8 novembre a Potenza, fortemente voluta dalle tante richieste pervenute nel gruppo “non siamo comitatini siamo il popolo lucano” ha come unico scopo il bene comune delle popolazioni e delle terre della Basilicata, e non intende essere in alcun modo portatrice di acqua al mulino di alcun partito politico, ne di eventuali movimenti o persone che sono soliti avvalersi di battaglie genuine e di nobilissimi valori al solo scopo di pubblicizzare l’immagine del proprio movimento o della propria persona.
LA BATTAGLIA PER IL RISCATTO DELLA BASILICATA E’ DI TUTTI NESSUNO ESCLUSO
Il nostro auspicio è che l’8 novembre a Potenza non ci siano solo gli studenti e gli aderenti al gruppo “ Non siamo comitatini”, ma che insieme a noi decidano di scendere in piazza, in un comune senso della ricerca del bene comune, tutte le forze politiche lucane, le associazioni sindacali, ambientaliste e di categorie, per dire una volta per tutte basta ai soprusi, basta alle decisioni imposte dall’alto, basta ai veleni.
“NON SIAMO COMITATINI SIAMO IL POPOLO LUCANO”