Il motore di ricerca internazionale Google Cloud Platform contribuirà alla buona riuscita di un ambizioso progetto della Regione Basilicata per l’emissione, in via sperimentale, del libretto vaccinale elettronico. Fasi chiave di questo processo saranno: la piena informatizzazione delle anagrafi vaccinali e il potenziamento del monitoraggio delle coperture vaccinali negli adolescenti, negli adulti, negli anziani e nelle categorie a rischio.
E’ quanto prevede il protocollo d’intesa a costo zero sottoscritto oggi dall’assessore alle Politiche della Persona, Flavia Franconi, e da Alberto Buzzi, amministratore delegato della Injenia srl, partner tecnico del progetto, presenti Pietro Ranieri responsabile dell’Area Sud della Pfizer, azienda partner di Injenia nella realizzazione del progetto, il dirigente generale del Dipartimento Politiche alla Persona Donato Pafundi, il capo di Gabinetto della Presidenza della Giunta regionale Raffaele Rinaldi, i dirigenti delle aziende sanitarie lucane Asp e Asm, Mario Marra e Andrea Sacco.
Dopo la presentazione dell’idea, avvenuta nel settembre 2013, e a valle delle necessarie verifiche tecniche, entra dunque nel vivo la sperimentazione di questa piattaforma web che proietterà la Basilicata tra le regioni italiane che avviano sistemi sanitari innovativi che potrebbero essere oggetto di validazione scientifica da parte del Ministero della Salute.
Il Monitoraggio delle attività di vaccinazione da parte del Dipartimento Politiche della Persona della Regione Basilicata avverrà incrociando i dati presenti presso l’anagrafe sanitaria degli assistiti (anagrafe dei vaccinati, anagrafe delle esenzioni ticket e schede ospedaliere), che saranno acquisiti e processati in forma completamente anonima. Ad ogni record sarà assegnato un codice univoco anonimo di riferimento dell’assistito, generato senza utilizzo di dati personali. Il codice consentirà al titolare del trattamento dati di associare tutte le informazioni elaborate da Injenia al titolare, ai sensi del codice in materia di protezione dei dati personali.
Google Cloud Platform consentirà quindi la realizzazione di un data base aggiornato in tempo reale a supporto delle decisioni strategiche per la programmazione delle campagne vaccinali di categorie a rischio.
Uno strumento di valutazione, quindi, che permetterà di considerare ulteriori interventi di monitoraggio dei programmi vaccinali e decidere in seguito se estendere i mezzi e le modalità utilizzate ad altri progetti di monitoraggio delle vaccinazioni così come previsto dal nuovo piano. Grazie a questo progetto, infatti, la Regione sarà operativa su uno degli obiettivi del Piano nazionale di Prevenzione 2014-2018 in discussione presso la Conferenza Stato Regioni e che dovrebbe essere approvato entro il 2014.
L’assessore alle Politiche della Persona, Flavia Franconi, ha sottolineato la soddisfazione per l’avvio del progetto che è il primo in Italia con questa specificità.
“Le dimensioni della Basilicata – ha detto – fanno della regione un ottimo ‘laboratorio sperimentale’ in cui sviluppare nuove possibilità nel campo sanitario e mettere in campo progetti-pilota rispetto ai quali abbiamo l’ambizione che possano essere riproposti in tutto il territorio nazionale. Presto – ha preannunciato l’assessore – avremo anche la Fondazione per la ricerca biomedica e il Centro di Medicina ambientale a Villa d’Agri. Ciò significa che la cura della salute dei lucani si baserà su dati certi come quelli che scaturiscono dalla ricerca, non avulsa dalla salute ma nella salute. E’ in questo senso – ha aggiunto – che va inteso il progetto che avrà il vantaggio di consentire l’aggiornamento dei data base esistenti, garantendo anche la tutela della privacy, e di fornirci analisi mirate a supporto della programmazione e del monitoraggio, mentre il cittadino avrà la visione della propria situazione vaccinale. Il nuovo sistema si integra con gli altri già esistenti e in itinere, come quello per la consultazione on line dei referti medici e diagnostici che sarà attivo a fine dicembre. Il cittadino così – ha concluso l’esponente della giunta – diventa sempre più proprietario della propria salute e la medicina meno paternalistica sempre e più centrata sulla persona”.
“Nella veste di Google Enterprice Premier partner – ha commentato Buzzi – lavoriamo su questo progetto come interlocutori tecnici ma all’interno di un piano di sperimentazione e applicazione che Google sta portando in Italia in particolare nell’ambito sanitario”.
Ranieri ha rimarcato “l’innovatività del progetto nella sanità digitale con partner di primo rilievo che darà la possibilità di programmare leggendo il fabbisogno locale”, in linea con “le politiche aziendali della Pfizer, un’azienda farmaceutica che fa innovazione nell’area farmaco e supporta soluzioni innovative che possono dare contributi alla sostenibilità del sistema sanitario”.