Si chiama “Inceneritore” ed è il brano reggae realizzato dai musicisti materani, Vito Mancini e Giuseppe Di Marzio, in arte Dimaroots e Vigeman Rebel, per il “Comitato No Inceneritore a Matera – Mento sul Cemento”. L’iniziativa è stata presentata in mattinata da alcuni rappresentanti del Comitato, Angela Calia, Mimmo Genchi e Luigi Mazzoccoli e dagli artisti Vito Mancini e Giuseppe Di Marzio presso Terrazza dell’Annunziata per sensibilizzare la comunità locale sul problema dell’incenerimento dei rifiuti a Matera. Nel corso della conferenza stampa è stato anche proiettato il videoclip del brano.
L’iniziativa rappresenta una nuova freccia nell’arco della lotta all’incenerimento dei rifiuti (CSS) nel cementificio di Matera. La sensibilizzazione sulla gravità degli effetti dell’inquinamento da incenerimento dei rifiuti (si ricorda che Italcementi ha richiesto la possibilità di bruciare nel suo stabilimento a 3 Km dal centro abitato oltre 60.000 tonnellate l’anno di CSS – rifiuti trattati) ha raggiunto ormai la quasi totalità dei cittadini materani.
Stamattina è stato presentato dagli autori, Giuseppe Di Marzio (Dimaroots) e Vito Mancini (Vigeman Rebel), e dal Comitato No Inceneritore a Matera – Mento sul Cemento in conferenza stampa a Terrazza dell’Annunziata, il video/brano reggae “Inceneritore”. Un brano di denuncia nello spirito reggae, chiara e decisa, contro le varie forme di inquinamento ed avvelenamento dell’aria, dell’acqua, dell’ambiente a Matera ed in Basilicata. In particolare l’attenzione è rivolta all’inquinamento atmosferico che deriva dall’emissione di veleni derivanti dall’incenerimento dei rifiuti e loro derivati altrimenti chiamati CSS, ma anche da materiali, come il pet coke, cancerogeni e mutageni.
“L’ispirazione che ci ha portato alla realizzazione di questo brano” dice Giuseppe Di Marzio, “è stata il pericolo che a pochi chilometri da Matera, un cementificio, possa bruciare 60.000 tonnellate all’anno di rifiuti, anche se chiamati CSS. Matera è una città bellissima e sono orgoglioso di essere materano. In un mio brano precedente “Sono materano” ho cantato le qualità e la bellezza di Matera e dell’essere materano. Con questo, invece, voglio denunciare tutto quello, e tutti quelli, che mettono a rischio la bellezza e l’ambiente di Matera“.