Si svolgerà a Matera, il 10 e l’11 novembre dalle ore 9,30 nella sede di San Rocco dell’Ateneo (DiCEM) il meeting iniziale del progetto Elarch: obiettivo dell’iniziativa, finanziata dalla Commissione Europea per un totale di 3,16 milioni di euro nell’ambito della misura “Erasmus Mundus Action 2 – EMA2 ”, è di stabilire un sistema di cooperazione nell’educazione superiore tra istituzioni dell’Europa e dell’America Latina, attraverso mobilità nel campo della riduzione dei rischi naturali e della protezione del Patrimonio Culturale. Studenti, futuri policymakers, professionisti e Ricercatori rafforzeranno i loro curricula in particolare nelle discipline dell’architettura, ingegneria, gestione e pianificazione dei rischi.
All’incontro, nella Citta dei Sassi, parteciperanno un rappresentante della Commissione Europea, e le delegazioni delle 20 università partner provenienti dall’Europa e dall’America Latina. Durante il meeting si programmeranno le mobilità (119 scambi finanziati dal progetto) di studenti, ricercatori e docenti tra l’Europa e l’America Latina nei prossimi 4 anni (2016-2018).
Le mobilità (da un mese a tre anni), che prevedono l’assegnazione di specifiche borse di studio, saranno finalizzate alla formazione e alla ricerca sul tema dei rischi e della protezione dei Patrimoni Culturali.
Specifiche attività di formazione e ricerca scientifica interdisciplinare riguarderanno pratiche innovative in: salvaguardia dei patrimoni culturali, diagnostica, protezione sismica, studi sperimentali, valutazione dell’impatto socio-economico, gestione dei disastri e degli asset. La cooperazione vedrà coinvolti Università e centri di ricerca Europei e Latino-Americani attivi nel campo della protezione del patrimonio culturale, mitigazione dei rischi naturali, e training sulla gestione dei rischi. La mobilità riguarderà studenti undergraduate, master, dottorandi, post-doc, ricercatori e docenti.
L’Università degli Studi della Basilicata coordinerà un network formato da 20 Università (Partner), 9 Europee e 11 Latino-Americane, per un arco temporale di 4 anni (2014-2018).
Il professor Michelangelo Laterza, responsabile e coordinatore del progetto, ha sottolineato le caratteristiche di internazionalità dell’intera operazione che vedrà Università, organizzazioni associate, Ong e gruppi filantropici cooperare alla partnership creando un’infrastruttura di risorse umane, istituendo titoli congiunti e attività di formazione superiore, anche a distanza. A tal proposito, in particolare a Matera, sede del “Dipartimento delle Culture Europee e del Mediterraneo: Architettura, Ambiente, Patrimoni Culturali – DiCEM”, si pensa al possibile sviluppo di un “cantiere-scuola” nei Sassi con compito di laboratorio didattico-sperimentale permanente. Nelle attività suddette convergerebbero le competenze dei diversi partner del progetto in una operazione di formazione e scambio culturale internazionale, contribuendo così, attraverso iniziative a respiro internazionale, anche al sostegno della recente designazione di Matera a Capitale Europea della Cultura 2019.