Il Commissario di Acerenza rinuncia al Giudice di Pace. La Regione intervenga. Nota di Gianni Rosa, consigliere regionale di Fratelli d’Italia – Alleanza Nazionale.
Quando le Istituzioni permettono che le piccole Comunità perdano i servizi essenziali non sono Istituzioni che tutelano i propri Cittadini. La nostra Lucania è costantemente sotto assedio: spending review, tagli statali, accorpamenti.
Oggi è toccato al Giudice di Pace di Acerenza, domani l’impietosa legge dei numeri e la disattenzione delle Amministrazioni chi colpiranno? Oppido, Cancellara ed Acerenza perdono il servizio della giustizia di prossimità garantito dal Giudice di Pace.
Gli sforzi dei Cittadini tutti non sono serviti. L’impegno della passata Amministrazione, degli ex amministratori Mauro Vincenzo e Giovanni Ianniello, che pure erano riusciti a mantenere il Giudice di Pace ad Acerenza tra le tante difficoltà, è stato cancellato in pochi mesi.
Il Commissario prefettizio, che dalla scorsa primavera guida il Comune di Acerenza, ha deciso di eliminare questo presidio di legalità. Ha deciso di farne a meno. Ci chiediamo dove sia l’attenzione delle Istituzioni verso i nostri paesi.
Il gruppo di Fratelli d’Italia – Alleanza Nazionale di Acerenza si è sempre battuto e continuerà a farlo per tutelare la propria Comunità, per evitare che le economie di massa, che sembrano gli unici principi guida dei Governi di centrosinistra, impoveriscano i nostri Paesi.
La legge dei numeri non può spazzare via servizi essenziali, come quello della Giustizia, solo perché il Governo li reputa antieconomici. Dov’è lo Stato sociale?
Fratelli d’Italia – Alleanza Nazionale Basilicata fa appello alla Regione affinché intervenga. I territori non possono essere ridotti a meri dormitori. Le nostre Comunità non lo meritano.