La risoluzione dell’emergenza “fuori tetto” (le strutture sanitarie private accreditate che hanno superato il budget di prestazioni-erogazione servizi assegnato) e la “rivoluzione di sistema” con decorrenza dal 2015. Sono le priorità ribadite da Sanità Futura che ha tenuto ieri un’assemblea di categoria procedendo alla definizione delle linee guida sull’emergenza in atto e della delegazione di partecipazione ai tavoli regionali che risulta essere composta da Michele Cataldi (presidente), Giuseppe Demarzio (presidente onorario), Antonio Mussuto (referente Federlab) e Antonio Papaleo (componente Direttivo).
In attesa dell’incontro convocato per domani al Dipartimento Salute, Sanità Futura ribadisce il disperato bisogno di avere risposte chiare e definitive sull’utilizzo di risorse extra-contrattuali da distribuire nel sistema della sanità privata partendo dalle strutture più piccole e più penalizzate. L’emergenza e la drammaticità della situazione, determinata innanzitutto dall’inadeguata programmazione regionale e dalla sottrazione dei risparmi generati dallo stesso settore per le prestazioni specialistiche ambulatoriali – si legge nella nota – producono inevitabili conseguenze negative immediate sull’utenza (per l’impossibilità a proseguire nell’erogazione di prestazioni), sul personale e sulle stesse strutture. La vera e propria emergenza ha dunque concreti e devastanti risvolti in termini di disagio per i cittadini, andando ad accrescere la già pesante situazione delle liste di attesa, oltre a determinare un vero e proprio tracollo delle strutture che si vedono costrette a ridurre il personale e comunque le ore di attività (come in alcuni casi è già avvenuto). Due evenienze che – hanno sottolineato i dirigenti di Sanità Futura – l’associazione è fortemente impegnata a risolvere, ma che richiedono azioni, provvedimenti e misure urgenti da parte dell’assessorato e delle Aziende Sanitarie di Potenza e di Matera a partire dalla conclusione operativa del tavolo di domani.