Licenziato a maggioranza l’atto che definisce i requisiti per l’accesso ai contributi del Fondo nazionale per il sostegno alla locazione relativo al 2014. Avviata la discussione su due proposte di legge in materia di tutela del territorio.
Licenziata, oggi, a maggioranza (con la sola astensione del consigliere Leggieri –M5s), dalla terza Commissione consiliare permanente presieduta da Francesco Pietrantuono (Psi), una delibera di Giunta inerente il Fondo nazionale per il sostegno alle abitazioni in locazione (art.11 della L. n.431/98). Con il provvedimento si approvano le modifiche ai requisiti per l’accesso ai contributi, lo schema del bando, il modulo di domanda e le modalità attuative. Sono intervenuti nel dibattito i consiglieri Mollica, Rosa, Romaniello, Galante, Pace e Santarsiero. Al termine della discussione la Commissione ha deciso di trasmettere alla Giunta regionale parere favorevole con un’osservazione: l’invito a ridurre il requisito reddituale annuo per l’accesso ai contributi a 10mila euro.
Le modifiche ai requisiti previsti dalla delibera della Giunta regionale riguardano l’esclusione dall’accesso ai contributi dei soggetti titolari di contratti di locazione di alloggi pubblici. Potranno accedere al Fondo esclusivamente i soggetti titolari di reddito da pensione, di reddito da lavoro dipendente e assimilato e i soggetti titolari di reddito da lavoro autonomo aventi all’interno del proprio nucleo familiare un componente con invalidità superiore al 74%.; i lavoratori sottoposti a procedure di mobilità o licenziamento fino al 2013 e che, alla data di approvazione del provvedimento, siano ancora in attesa di occupazione, nonché i richiedenti in possesso di un reddito annuo complessivo del nucleo familiare, riferito al 2013, fiscalmente imponibile non superiore alla somma di due pensioni minime Inps con riferimento all’importo fissato per il 2014, pari a complessivi euro 13.035,88, rispetto al quale l’incidenza del canone di locazione annuo risulti superiore al 20%.
Successivamente l’organismo consiliare ha avviato la discussione in merito a due proposte di legge in materia di tutela del territorio. La prima “Tutela governo ed uso del territorio” d’iniziativa del consigliere Mollica (Udc), la seconda, “Conservazione e valorizzazione del patrimonio geologico”, d’iniziativa dei consiglieri Robortella (Pd) e Pietrantuono (Psi).
Il consigliere Mollica ha illustrato alla Commissione l’intento della proposta legislativa “Tutela governo ed uso del territorio” che modifica la L.r. n.23/99, tesa ad integrare la norma regionale rispetto alle ultime disposizioni legislative dello Stato in materia edilizia (c.d. “Decreto del Fare”), contenente importati misure di semplificazione in materia edilizia e specificatamente riguardo ai limiti di distanza tra fabbricati. L’organismo consiliare al termine delle riflessioni espresse dai commissari ha deciso di approfondire l’argomento e di audire il dirigente dell’ufficio Urbanistica e Pianificazione territoriale della Regione Basilicata e i presidenti degli ordini professionali della regione.
Al vaglio dell’organismo consiliare anche la proposta di legge “Conservazione e valorizzazione del patrimonio geologico”. Il progetto normativo ha l’intento di tutelare e valorizzare il patrimonio geologico lucano che si compone di numerosi geositi. “I geositi – ha spiegato il proponente Robortella – hanno un notevole interesse scientifico e comprendono luoghi di valore stratigrafico, sedimentologico, strutturale, paleontologico, mineralogico, petrografico, idrogeologico e geomorfologico. La proposta legislativa intende riconoscere il ruolo che hanno alcune cavità naturali e/o artificiali rispetto allo sviluppo turistico del territorio, prevedendo un regime giuridico parzialmente differenziato. Si vuole rendere più efficace – ha aggiunto – la valorizzazione del patrimonio geologico e speleologico della regione Basilicata estendendo la tutela e la necessità di conoscenza, al patrimonio geologico ed ipogeo regionale. Di qui l’idea di istituire il Catasto regionale del patrimonio geologico e il Catasto regionale del patrimonio speleologico. Con la proposta legislativa – ha concluso l’esponente del Pd – si prevede di istituire anche la Consulta tecnico-scientifica per la conoscenza, la valorizzazione e la tutela del patrimonio geologico e ipogeo della Basilicata quale organo consuntivo di studio, di valorizzazione e di verifica tecnico-scientifica”.
Al termine della discussione la Commissione ha deciso di approfondire la materia procedendo con le audizioni del presidente dell’ordine dei geologi della Basilicata e del direttore dell’Apt della Basilicata.
Ai lavori erano presenti, oltre al presidente Pietrantuono (Psi), i consiglieri Bradascio (Pp), Robortella, Santarsiero e Giuzio (Pd), Galante (Ri), Pace (Gm ), Romaniello (Sel), Mollica (Udc), Leggieri (M5s) e Rosa (Lb-Fdi).