Questa mattina sotto la sede dell’Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente di Basilicata è arrivata la manifestazione “Mò basta” degli studenti lucani contro il decreto Sblocca-Italia, per esprimere il proprio dissenso rispetto al possibile aumento delle estrazioni petrolifere in loco con le inevitabili ricadute negative in termini di tutela del territorio.
È stata un’interlocuzione pubblica quella tra il direttore dell’ARPAB dott.Aldo Schiassi e i tanto manifestanti studenti e tra loro, anche insegnanti e rappresentanti delle associazioni ambientaliste. Tutto all’insegna di un confronto di merito, attento e puntuale, sulle istanze ambientali di maggiore criticità ma con reciproca soddisfazione degli interrogativi attesi.
Il dott. Schiassi, ricordando la funzione dell’Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente di Basilicata, quale laboratorio pubblico di diagnostica e monitoraggio ambientale, ha illustrato l’operato dell’Ente accompagnato da alcuni dirigenti della struttura che hanno risposto alle questioni più scottanti che attanagliano il sistema dei servizi in Basilicata: i dati del progetto Pertusillo, la qualità delle acque, la bonifica dei siti Sin di ValBasento e Tito, le estrazioni petrolifere in Val d’Agri e le preoccupazioni sulle possibili relazioni tra ambiente e salute.
Da parte del direttore Schiassi, l’invito pubblico, non solo a visitare i laboratori dell’ARPAB nelle sedi di Potenza, Matera e Metaponto ma anche ad assistere all’operato dei tanti tecnici impegnati quotidianamente sul territorio della regione.
Infine sono stati assunti alcuni impegni di responsabilità reciproca e tesi a migliorare le informazioni: entro dieci giorni sarà reso disponibile, sul sito agenziale, il report sulle diverse attività svolte sul Pertusillo, da illustrare eventualmente anche al mondo scolastico, nelle prossime settimane, grazie ad un accordo col Provveditorato agli Studi e l’aggiornamento del sito istituzionale per una fruizione più facile dei dati e dei report.
Inoltre l’ARPAB promuoverà iniziative anche con altri Enti regionali e territoriali della sanità sulle questioni ambientali e della salute.