La quarta Commissione consiliare (Politica sociale) presieduta dal consigliere Bradascio (Pp) ha audito l’assessore alle Politiche di sviluppo, lavoro, formazione, ricerca, Raffaele Liberali, sul disegno di legge concernente il “Sistema Integrato per l’Apprendimento Permanente ed il sostegno alle transizioni nella vita attiva (SIAP)”.
“La strategia contenuta nel ddl – ha spiegato Liberali – è enunciata già dal nome del provvedimento che indica a chiare lettere il passaggio da un sistema integrato formativo oggetto della legge 33/2003 ad un sistema integrato dell’apprendimento, tale termine ricomprendendo la formazione, vista come strumento di trasmissione di conoscenze e competenze, in un più ampio quadro di finalità, forme e modalità di azione. L’apprendimento durante la vita attiva – ha continuato l’Assessore – è assunto quale diritto fondante la cittadinanza, in quanto processo chiave di capacitazione individuale verso l’inclusione civile, economica e sociale, guardando in primis all’occupazione. La qualità della vita, individuale e collettiva, è direttamente legata alla qualità delle opportunità di apprendimento offerte agli individui ed al valore che a tali apprendimenti, una volta maturati, è riconosciuto come condizione di accesso al mercato del lavoro ed alle altre opportunità di partecipazione attiva. E’ compito della Regione – ha sottolineato Liberali – costruire un quadro logico e normativo di indirizzo e governo, nell’esercizio della governance partenariale, dei processi e delle singole risorse che complessivamente concorrono a rafforzare le condizioni di accesso e messa in valore degli apprendimenti”.
Per l’Assessore “il disegno di legge mira a superare una formazione fine a se stessa per divenire uno strumento di apprendimento finalizzato a due obiettivi fondamentali: l’inserimento lavorativo e la crescita individuale, coprendo l’insieme delle fasi di transizioni fondamentali della vita, quali scuola – lavoro, lavoro – non lavoro – quiescenza. Fino ad oggi – ha sottolineato – si è avuto un approccio alla formazione top down con l’articolazione per settori lavorativi, con la creazione del Catalogo unico della formazione, viceversa, che va in netta direzione del lavoro, si avrà la possibilità di evitare il forte scollamento tra domanda ed offerta, un’offerta stabilizzata concepita in base al repertorio disponibile. Il ddl infatti, si pone quale finalità quella di rendere operativo il repertorio dei profili professionali, favorendo la massima accessibilità con bandi mirati all’occupazione reale. Altro elemento pregnante – ha proseguito l’Assessore – è costituito dalla introduzione nella scuola del concetto di Livello essenziale di prestazioni (LEP) che possa consentire l’autonoma operatività delle Regioni. L’obiettivo è quello di superare l’assoluta inconciliabilità tra politiche attive del lavoro, politiche passive e di orientamento attraverso la ricomposizione delle stesse che rappresentano tre facce della stessa medaglia. Un forte accento sulla formazione di base mirata, dunque, valorizzando le vocazioni naturali del territorio. Oggi – ha detto Liberali – è in atto il partenariato sul dimensionamento scolastico che ha quale essenziale punto di arrivo proprio il lavoro legato al territorio per la giusta collocazione della formazione a livello geografico. Per quanto concerne la governance, occorre puntare al superamento della sua impasse attuale, caratterizzandola con l’efficacia e la congruità al mondo del lavoro. Finora – ha detto Liberali – abbiamo avuto le Agenzie di formazione, le Agenzie del lavoro, ma davvero poco orientamento che, invece, costituisce momento e strumento fondamentale per un inserimento, ovvero reinserimento ‘intelligente’ e produttivo. Allo stato attuale esiste l’azione di back office, di gestione delle ‘carte’, quando vi sarebbe estremo bisogno di accedere al front office con la innovazione e l’indicazione delle linee guida. Occorre indirizzare i giovani ed i meno giovani verso la rotta delle esigenze e articolazioni sul territorio. La ripartizione dei compiti rientra tra le responsabilità a livello centrale e regionale, attuando il principio cardine del superamento delle anomalie fin qui riscontrate per andare verso una Agenzia regionale in termini di collegamento tra pubblico e privato, stabilendone l’autonomia territoriale e tenendo nel massimo rilievo la necessità della valutazione. A livello centrale è prevista una Agenzia nazionale del lavoro, nell’ambito della Conferenza Stato- Regioni si sta lavorando in ordine alle articolazioni sul territorio, sulla esatta ripartizione dei compiti e delle competenze con relative responsabilità ai diversi livelli territoriali. Il disegno di legge in oggetto – ha detto ancora Liberali – cerca di anticipare questo momento con la costituzione di una Agenzia regionale che tenga dentro i tre elementi della politica del lavoro in una logica di compartecipazione massima tra pubblico e privato. E’ previsto – ha spiegato Liberali – un periodo transitorio per il quale si continuerà ad applicare la legge 33 fino al raggiungimento della nuova governance. La governance attuale può gestire la nuova legge, pur con i limiti che ancor oggi sussistono. Bisogna, però, porre in risalto il fatto che la legge 33 normava in merito ai principi ed alla governance, per cui ne è derivato che i problemi di quest’ultima hanno bloccato l’attuazione dei principi. E’ evidente come sia opportuno, invece, tenere separati principi e governance”.
Nel corso della discussione, gli interventi dei consiglieri Mollica, Galante, Bradascio, Romaniello, Rosa, Cifarelli su temi molteplici, quali la gestione del periodo di transizione, i sistemi di accreditamento delle società di formazione, la metodologia per l’orientamento, la governance ed il rapporto con gli operatori del settore, il report su quanto fatto e sullo stato in essere. Al termine dell’audizione, la Commissione ha espresso la necessità di ascoltare, nel corso delle prossime sedute, tutti gli attori dell’eterogeneo pianeta della Formazione, ivi compresi gli Enti privati, mentre Liberali ha rilevato “l’impellenza di confrontarsi con il mondo datoriale e sindacale”.
Rinviati gli altri punti all’ordine del giorno concernenti la proposta di legge su “Modifiche alla legge regionale n.9/1999 ‘Istituzione di un fondo di solidarietà a favore di donne e minori vittime di reati di violenza sessuale’ e alla legge regionale n.26/2007 ‘Istituzione Osservatorio regionale sulla violenza di genere e sui minori’”, d’iniziativa dei consiglieri Lacorazza, Mollica, Galante, Castelluccio e Polese. Si è in attesa della interlocuzione con l’assessore alle Politiche della persona, Flavia Franconi, per il parere sulla pdl e per avere notizie su un eventuale disegno di legge quadro in materia. La Commissione ha, quindi, deciso di procrastinare ogni decisione sula proposta di legge avente ad oggetto l’“Istituzione del servizio regionale per garantire il sostegno alle adozioni e agli affidamenti familiari (SAAF)”, d’iniziativa del consigliere Rosa (Lb-Fdi) in attesa delle informative provenienti dall’Asp, dal Tribunale dei minori, dai Comuni, dalle Associazioni, con l’obiettivo di intervenire con cognizione di causa, formando, tra l’altro, una task force composta da figure specifiche e qualificate che operi sul territorio, ovviando alle problematiche relative alle competenze ed alla esiguità dei numeri legati alla nostra regione ed ai relativi costi, recependo, nel contempo, il lavoro sin qui svolto sul testo dal consigliere Mollica. Il consigliere Pietrantuono (Psi) ha chiesto il rinvio per ulteriori approfondimenti della discussione sulla sua proposta di legge riguardante “Scuola futuro: costituzione e promozione albo delle eccellenze”. Si resta, altresì, in attesa del parere dell’Assessore per quanto riguarda la pdl d’iniziativa dei componenti l’Ufficio di Presidenza del Consiglio regionale (Lacorazza, Mollica, Galante, Castelluccio, Polese) in merito alla “Istituzione dell’Osservatorio regionale sulla condizione delle persone con disabilità”.
Hanno partecipato ai lavori della Commissione il presidente Bradascio (Pp) e i consiglieri Mollica (Udc), Rosa (Lb-Fdi), Pietrantuono (Psi), Romaniello (Sel), Galante (Ri), Leggieri (M5s), Cifarelli e Polese (Pd).