Le cuffie e la musica dell’ipod ad alto volume: che sia per strada o prima della partita nei minuti di riscaldamento, per Josh Greene è quello il miglior modo per cercare rifugio. Laureato in management del turismo, è arrivato da Los Angeles a Matera da qualche mese, alla corte di coach Giampaolo Di Lorenzo. Con i tifosi biancazzurri dialoga spesso su facebook: in inglese oppure facendo tradurre i suoi pensieri – spesso rivolti a Dio – dai suoi compagni di squadra. Quando gli chiediamo di rispondere a qualche domanda è piuttosto didascalico, del resto è sul campo che Josh si esprime meglio.
Josh, parliamo subito della prossima partita. L’avversaria è il Roseto, sulla carta una gara più facile delle ultime tre vinte dalla Bawer. Sei D’accordo?
Non sono d’accordo. Io penso che Roseto non sia affatto una cattiva squadra, penso solo che la loro chimica non sia ancora buona.
Da due giornate gli “Sharks” hanno un giocatore in più: Darryl Joshua Jackson, una guardia/play che l’hanno scorso ha giocato a Brindisi. Da quando è arrivato lui, Roseto ha ottenuto la prima vittoria (con Treviglio) ed una sconfitta per soli due punti con Scafati. Pensi che possa fare la differenza domenica prossima?
Penso che Jackson sia un buon giocatore, ma vedremo domenica in partita se è davvero uno tosto.
La Bawer sta attraversando un ottimo momento, tre vittorie consecutive contro formazioni ritenute più forti. Qual è la forza di questa squadra?
Innanzitutto, credo che nessuno in questo campionato sia migliore di noi. Credo che la nostra sia una delle migliori squadre della Lega perché abbiamo ottimi giocatori ai quali interessa soltanto vincere. La nostra forza sono la versatilità e il cuore che ci mettiamo quando giochiamo, perché non molliamo mai. E poi abbiamo un grande coach.
Quanto conta Josh Greene per la sua squadra?
Penso di avere grandi responsabilità verso questa squadra e penso di essere uno dei leader della Bawer. Il mio compito è solo quello di essere sicuro di creare le più alte possibilità di vittoria. E fare tutto quello di cui la squadra ha bisogno per vincere.
Ultima domanda: è vero che Baldasso tira meglio di te?
(Greene non si scompone e risponde con serietà).
Baldasso, che noi chiamiamo Lollo, è senz’altro uno dei migliori giovani tiratori con cui io abbia mai giocato, quindi è difficile da dire. Quando ero al college ho battuto il record di tiri da tre punti realizzati nella storia della mia scuola e sono anche conosciuto per essere un giocatore capace di realizzare i canestri cruciali per vincere le partite. Quindi il tempo ci dirà come andranno le cose.