E’ stato realizzato dall’Associazione antiracket e antiusura “Famiglia e Sussidiarietà”, un opuscolo informativo dal titolo “Sulla ristrutturazione dei debiti”, per far conoscere la Legge 27 gennaio 2012, n. 3, approvata dal Parlamento, pensata come rimedio al rischio di usura, per dare delle risposte al piccolo imprenditore non fallibile, agli agricoltori e ai consumatori sovraindebitati.
L’opuscolo stampato dalla tipografia Liantonio è stato realizzato in collaborazione con l’Adiconsum di Matera e con il patrocinio e il contributo della Camera di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura di Matera.
La precitata legge prevede tre procedure di composizione della crisi da sovraindebitamento: l’accordo del debitore, il piano del consumatore, o entrambe le procedure, e la liquidazione del patrimonio.
Con questa nuova legge il debitore, che si trova in una situazione di perdurante squilibrio tra obbligazioni assunte e patrimonio prontamente liquidabile, nonchè in una definitiva incapacità di adempiere regolarmente le proprie obbligazioni, ha la facoltà di chiedere un accordo con i creditori.
Il debitore con l’ausilio degli organismi di composizione della crisi o di un professionista, avvocato o commercialista, dovrà depositare presso il tribunale di residenza, un piano di ammortamento dei debiti che assicuri il pagamento dei creditori e l’omologazione è di competenza del Giudice, se verificata la sussistenza dei requisiti.
In questi anni di crisi, generata dalla globalizzazione e da una finanza senza regole, molte famiglie e imprenditori sono schiacciati dalla morsa dei debiti con finanziarie, banche, privati, fornitori e molto spesso non riescono nemmeno a far fronte al pagamento delle bollette di luce e gas. Sono, così, molte le famiglie che oggi vivono prive di energia elettrica e gas.
La situazione dell’indebitamento delle famiglie e delle imprese è andata, quindi, sempre più aggravandosi per effetto della crisi economica, per la perdita di fiducia nel potere politico, per la perdita dei posti di lavoro, per il blocco degli stipendi e delle pensioni, per la stagnazione dei consumi, per l’aumento dei costi dei beni essenziali, come ad esempio la benzina, le bollette di luce e gas e le tasse locali che generano una insolvenza generale.
I dati che ci vengono forniti da anni dagli istituti di ricerca mettono in evidenza l’aumento dell’incidenza del tasso di povertà relativa, della povertà assoluta, della deprivazione materiale e del sovraindebitamento delle famiglie.
In Basilicata il reddito pro-capite delle famiglie è di 13.960,00 euro (fonte Istat – anno 2013) e le famiglie sono sovraindebitate per circa 10.000,00 euro (fonte CGIA) con un aumento di circa il 28% nel periodo 2007-2013.
La legge 27 gennaio 2012, n. 3 sicuramente può essere migliorata ma rappresenta una novità nel nostro ordinamento giuridico e prevede la cancellazione di parte dei debiti.