I sottoscritti Vincenzo Zito, Michele Zaccaro, Antonio Quarato, Franco Palazzo, Pietro Buonsanti e Cosimo Franco, Consiglieri Comunali di opposizione del Comune di Montescaglioso, comunicano che in data odierna hanno presentato formale richiesta al Sindaco ed al Presidente del Consiglio di convocazione del Consiglio Comunale urgente, con il seguente ordine del giorno “Decreto Legge n. 133 del 12 settembre 2014 “Misure urgenti per l’apertura dei cantieri, la realizzazione delle opere pubbliche, la digitalizzazione del paese, la semplificazione burocratica, l’emergenza del dissesto idrogeologico e per la ripresa delle attività produttive” meglio identificato come decreto “Sblocca-Italia”. Tale Decreto in parole povere priva le Amministrazioni Locali di ogni potere autorizzativo e prevede che la Regione Basilicata debba provvedere a rilasciare tutte le autorizzazioni entro il 31 dicembre 2014, pena il potere sostitutivo dello Stato, considerando il tal modo la partecipazione della Regione al procedimento alla stregua di qualsiasi amministrazione pubblica, chiamata a rilasciare un semplice nulla osta o una mera autorizzazione. Va però evidenziato che, come stabilito dalle sentenze della Corte Costituzionale n. 482 del 1991 e n. 283 del2005, la partecipazione delle Regioni non deve ridursi all’acquisizione da parte dello Stato di un mero “parere”, occorrendo, in sua vece, un’intesa “in senso forte” ossia “un atto a struttura necessariamente bilaterale”.
La nostra richiesta pertanto, si pone l’obiettivo di discutere e deliberare in Consiglio Comunale la richiesta al Presidente della Giunta Regionale di Basilicata, di impugnare la legittimità del decreto legge summenzionato, davanti alla Corte Costituzionale. Va precisato inoltre che, la Delibera di Giunta Comunale in data 14 novembre approvata dal Sindaco Silvaggi e dalla sua Giunta (tra l’altro neanche al completo considerando le assenze degli assessori Antonio Lorusso e Roberto Venezia) nella quale l’Amministrazione si impegna a sottoporre la stessa richiesta al Presidente della Regione Basilicata Pittella, a parere degli scriventi, non si può ritenere esaustiva della questione in quanto considerando l’importanza e soprattutto la gravità della situazione, è indispensabile che a deliberare sulla questione sia la massima assise cittadina e cioè il Consiglio Comunale. A questo si aggiunge la profonda convinzione che il problema delle trivellazioni e delle estrazioni (si ricorda che la società Delta Energy Ltd ha presentato ben due istanze di permesso di ricerca idrocarburi liquidi e gassosi denominati “La Capriola” e “ Il Perito” ricadenti nel nostro territorio comunale) , con tutti i rischi e le conseguenze che esse comportano per l’intera comunità, non può essere discusso e risolto in cinque minuti da quattro persone. Pertanto, i sottoscritti, chiedono inoltre, tenuto conto dell’importanza dell’argomento, che il Consiglio Comunale sia monotematico, da tenersi in piazza Roma, e che prima della deliberazione, venga aperto al contributo dei cittadini. Va precisato, infine, che nel rispetto del regolamento di funzionamento del Consiglio, il Presidente ha l’obbligo di convocazione entro e non oltre 20 giorni dal deposito della nota, se questa è sottoscritta da almeno 1/5 dei consiglieri, numero che, considerando che la richiesta è sottoscritta da ben sei Consiglieri Comunali, è abbondantemente superato.