Il sindaco di Matera Salvatore Adduce per “la passione e l’impegno a favore di Matera Capitale della Cultura Europea 2019” e il presidente di Confcommercio Potenza Fausto De Mare per “la passione e l’impegno a favore dell’impresa turistica di qualità e per la cultura dell’ospitalità” sono i vincitori del Premio Thalia 2014. La cerimonia di consegna dei riconoscimenti – dedicati alla Musa Thalia, simbolo dell’ospitalità – avverrà sabato 29 novembre in occasione del Festival di Potenza, evento di spettacolo nazionale (con produzione televisiva per circa 80 tv locali) che si svolgerà nell’Auditorium del Conservatorio Gesualdo Da Venosa.
Per il gruppo di lavoro del Centro Studi Thalia, incaricato di vagliare le “nomination” che pervengono dagli operatori del settore – sottolineano il presidente Piero Scutari e il segretario Arturo Giglio – quest’anno non c’è stato alcun problema per la scelta, da una parte, di un “simbolo” di come l’Amministrazione Pubblica (il sindaco di Matera), facendo squadra e motivando l’intera comunità cittadina, può svolgere un ruolo fondamentale a favore del turismo e, dall’altra, di un “simbolo” di come le confederazioni di categoria (il presidente di Confcommercio) possono determinare occasioni ed opportunità per costruire l’indispensabile rete dell’imprenditoria di settore oltre che per qualificarne i servizi.
Vogliamo caricare di significato questa edizione del Premio – aggiungono nella nota i dirigenti del Centro Studi – per candidare Matera a diventare la capitale della “vacanza slow (lenta)”, un modello di turismo fortemente innovativo. Nell’era della frenesia e dei ritmi accelerati, la vita off-line richiede di tornare, almeno per qualche momento, alla “normalità” delle leggi biologiche. Un buon incentivo per recuperare un po’ di calma può essere dedicarsi un viaggio – ma anche un breve weekend – aderendo alla filosofia “slow” che impone regole ben precise al viaggiatore, una su tutte: la lentezza. Le immagini suggestive che rievocano i Sassi di Matera, al pari dei sapori dei piatti della tradizionale cucina locale sanno prendere i turisti per occhi e gola. Mobilità dolce, benessere, accessibilità universale: sono questi i settori su cui scommettere di più come destinazione d’attrazione per i nuovi viaggiatori, proprio quei target che sono considerati meno “sensibili” alla crisi dei consumi perché con maggiore possibilità di spesa. In tutto questo un ruolo rilevante per la buona riuscita della “vacanza slow” ce l’hanno le imprese che devono imparare a fare rete e a promuovere eventi per allungare la stagionalità.
Dunque un autentico modus vivendi che si adatta bene alle offerte lucane di turismo di nicchia: si sta sempre più diffondendo anche nel settore turismo una filosofia che aiuta a considerare il viaggio da un altro punto di vista.
Viaggiare lento è l’incipit di tutta una serie di incoraggianti iniziative che declinano il verbo della lentezza nelle maniere più originali e stimolanti.
Il recupero dell’arte del camminare, ad esempio, anche nella sua connotazione salutista e sportiva, per ammirare il variegato paesaggio agrario e per riscoprire antichi sapori e ricette contadine. Ci sono poi i borghi-alberghi e i Parchi sia letterari che naturali che rappresentano occasioni da non sprecare per attrarre target specifici di turisti. Mobilità dolce, benessere, accessibilità universale: sono questi i settori su cui scommettere di più come destinazione d’attrazione per i nuovi viaggiatori. Un lavoro che – a parere del C.S. Thalia – ha bisogno di un potenziamento delle nuove tecnologie e dei social media (facebook e twitter) attraverso un portale dedicato e dando spazio ai “racconti” di chi è già stato in Basilicata e diventa il migliore promoter-testimonial.
Altri riconoscimenti Thalia saranno conferiti al Comitato per la Chiesa di Sant’Antonio (conosciuta come San Bartolomeo) di Ripacandida che si batte per il recupero del bene artistico-religioso, allo chef Nino Vaccaro per la passione e la creatività a favore della cucina lucana, all’Associazione Coop. Betania per l’impegno di solidarietà sociale.