Nuova fumata nera nella seduta odierna del consiglio comunale di Matera, la seconda dopo quella di mercoledì scorso, sulla discussione relativa alle scelte del Governo contenute nel Decreto Sblocca Italia, con particolare attenzione per le estrazioni petrolifere. Come era già accaduto nella seduta precedente anche questa volta è stata richiesta l’inversione dell’ordine del giorno ma la maggioranza ha preferito rinunciare a questa opzione.
Dopo aver discusso gli ordini del giorno relativi all’intitolazione della piazza di via Marconi a don Giovanni Mele (approvata all’unanimità dopo alcune discussioni), alla gestione della discarica (respinta la proposta provocatoria di Pedicini di affidarsi ad un soggetto esterno) e sulla sulla ricognizione del contenzioso, il capogruppo del PD Carmine Alba ha chiesto al presidente del Consiglio di sospendere il consiglio per impegni politici già previsti.
Rinviata quindi la proposta di assegnare la cittadinanza onoraria al primo cittadino extracomunitaro nato a Matera dopo la designazione della città dei Sassi a capitale europea della cultura nel 2019 e la discussione sull’articolo 38 del Decreto Sblocca Italia. I due punti slittano alla prossima seduta prevista il prossimo 25 novembre, giornata che precede la discussione sul bilancio.
Michele Capolupo
Nota di Sinistra Ecologia e Libertà
Il coordinatore cittadino di Matera Giuseppe Miolla e il consigliere comunale di Sel Raffaele Cotugno hanno inviato una nota dopo l’ennesima fumata nera in Consiglio comunale sulla discussione relativa all’art. 38 dello “Sblocca Italia”. Di seguito la nota integrale
Ancora una volta il Consiglio comunale di Matera non riesce a discutere sull’art. 38 dello “sblocca italia”.
Il sindaco Salvatore Adduce ha dichiarato in consiglio l’inopportunità allo stato di discutere sulla questione.
Il primo cittadino tenta, in questa maniera, di temporeggiare in attesa dei dictat provenienti da Potenza.
Appare evidente la difficoltà in cui si trova il senatore adduce ..: da un alto le pressioni di parte della sua stessa maggioranza affinchè si prenda una posizione netta sulla necessità di impugnativa della legge e dall’altra la mancanza di decisione del suo partito regionale impatanato come spesso accade nelle proprie divisioni interne.
Tale atteggiamento manifesta ancora una volta lo scollamento tra la classe dirigente e la realtà in cui si governa.
Da un lato un intera popolazione lucana, cittadini, comitati associazioni, piu’ del 50°% delle amministrazioni comunali, in permanente protesta nei confronti della scellerata legge e dall’altro una amministrazione materana che non vuole decidere per difendere posizionamenti e garantirsi opportunità elettorali.
Pur prendendo atto dell’impegno assunto in consiglio comunale di aggiornare la discussione al 25.11 p.v e nella speranza che in tale data si dia luogo effettivamente ad una discussione seria e risolutiva sullo sblocca italia, sinistra ecologia e liberta’ non puo’ fare a meno di stigmatizzare il comportamento del primo cittadino e di parte della sua maggioranza ritenendo che la citta’ capitale della cultura debba senza se e senza ma opporsi al actum sceleris in atto tra governo nazionale e governo regionale.