Sono 9 mila le posizioni assicurative false derivanti da rapporti di lavoro fittizi scoperte nella inchiesta della Procura di Nocera Inferiore sulla maxi truffa all’Inps che ha portato all’arresto nel Salernitano del presidente della Paganese Calcio, Raffaele Trapani, 38 anni, e del fratello Antonino, di 39. La Paganese Calcio è una delle venti società che partecipano al campionato di Lega Pro girone C in cui è inserito anche il Matera.
Le indagini condotte dal pm Roberto Lenza hanno permesso di accertare aziende inesistenti e sovradimensionate utilizzate per creare dipendenze di lavoro fasulle. Nei confronti dei fratelli Trapani sono state eseguite due ordinanze di custodia cautelare ai domiciliari oltre a un decreto di sequestro preventivo di beni per un valore di 6 milioni, mentre un sequestro di beni del valore di 2 milioni è stato eseguito ai danni di due consulenti del lavoro napoletani indagati a piede libero. Il reato contestato è associazione per delinquere finalizzata alla commissione di truffe ai danni dell’Inps. Secondo quanto accertato dagli inquirenti il danno erariale stimato nei confronti dell’ente previdenziale ammonterebbe a circa 100 milioni di euro. I due imprenditori, di 38 e 39 anni entrambi di Pagani, gestivano ditte di pulizie. Nel corso dell’indagine gli inquirenti hanno accertato l’esistenza di una truffa volta a creare società e rapporti di lavori fittizi nel settore secondario e terziario allo scopo di ottenere erogazioni previdenziali ed assistenziali da parte dell’Inps, ossia indennità di disoccupazione, malattia e maternità, con un notevole danno economico per l’istituto previdenziale. I carabinieri, coordinati dal pm Roberto Lenza, hanno anche eseguito un decreto di sequestro preventivo di 6 milioni di euro nei confronti dei due imprenditori arrestati. Nell’inchiesta figurano indagati a piede libero anche due consulenti del lavoro di Napoli. I provvedimenti nascono dal filone di inchiesta denominato “Mastrolindo” che tra il 2012 e il 2013 ha portato all’arresto di 34 persone.