In merito al comunicato stampa emesso dalla Fp Cgil in data 18 novembre avente per tema i servizi veterinari pubblici lucani l’assessore regionale alle Politiche agricole e forestali, Michele Ottati dichiara quanto segue.
“In data 16 novembre scorso la Giunta regionale su mia proposta ha approvato la delibera n. 1103 relativa al “Programma dei servizi di assistenza tecnica in zootecnia dell’Ara Basilicata e al Programma di prevenzione e controllo delle epizoozie. Periodo 1 luglio 2014-31 dicembre 2016”. Premesso che l’Ara (Associazione regionale allevatori) da molti anni svolge con competenza e qualità per conto della Regione Basilicata, servizi in materia di assistenza tecnica e lotta alle epizoozie, tengo a evidenziare che per la prima volta il programma in oggetto è triennale, quindi non si tratta di un pacchetto fitto di interventi che non avranno interruzioni rispetto al passato quando invece veniva approvato annualmente. Faccio altresì presente che è stato approvato con piena concertazione e condivisione tra l’Ufficio zootecnia, zoosanità e valorizzazione delle produzioni di questo Dipartimento, l’Ufficio veterinario, igiene, alimenti tutela sanitaria consumatori e l’Osservatorio epidemiologico veterinario della Basilicata. Riguardo a quanto sostenuto dalla FP-CGIL evidenzio come il Programma di prevenzione e controllo delle epizoozie oggetto di intervento sono quelle riportate nell’elenco compilato dall’Organizzazione mondiale della sanità animale. Alcune sono già oggetto di piani obbligatori di risanamento e in questo caso si interviene in modo complementare senza interferire con le misure previste dalla normativa vigente. Per le altre, per le quali non c’è ancora un piano di risanamento, saranno adottate le misure specifiche finalizzate alla prevenzione, diagnosi, controllo ed eradicazione. Pertanto, tutto quanto previsto dal provvedimento riguarda quelle malattie non di competenza del Servizio sanitario e, soprattutto, si tratta di un’azione facoltativa da parte degli allevatori i quali, peraltro, pagano una quota di partecipazione per gli interventi vaccinali. In merito agli interventi sul morbo della Lingua blu sottolineo come l’attuazione delle direttive che il Dipartimento ha portato avanti attraverso l’Ara fu concordata in più riunioni con: il Dipartimento regionale Politiche della Persona, l’Osservatorio Epidemiologico Veterinario della Basilicata, i Dipartimenti di Prevenzione Sanità e Benessere Animale dell’ASP e dell’ASM e le Organizzazioni professionali agricole. In tale occasione vi era l’urgenza dell’intervento di vaccinazione, richiesto a gran voce dalle organizzazioni professionali, sia per scongiurare contagi sia, soprattutto, al fine di evitare che il vaccino in scadenza non fosse più utilizzabile. Nessuna esternalizzazione dei servizi quindi, cosa che peraltro non rientra assolutamente nelle politiche adottate dalla Giunta regionale. Quanto alle funzioni ordinarie della sanità pubblica, infine, la FP CGIL può tranquillizzarsi che la Regione Basilicata non intende adottare alcun programma sostitutivo non previsto dalle leggi vigenti”.