Un accordo concreto, frutto di sei mesi di lavoro e della buona volontà di immaginare uno sviluppo alternativo per l’arco ionico. Il “Patto delle Gravine”, sottoscritto oggi a Taranto nel salone di rappresentanza della Provincia, sancisce l’avvio di una nuova stagione di promozione che, idealmente, punta all’obiettivo del 2019, quando Matera sarà capitale europea della cultura.
La firma del sindaco della città dei Sassi, Salvatore Adduce, ha dato quindi una spinta in più all’accordo, tanto che entro il 31 marzo del 2015 le parti si ritroveranno a Matera per aggiornarsi a vicenda sui suoi sviluppi. «Pensare che quella del 2019 sia un’opportunità solo per la mia città – ha spiegato Adduce – ne limita la portata. Già prima dell’ottenimento di questo riconoscimento, infatti, avevo sottolineato come la civiltà rupestre fosse il segno distintivo del nostro territorio, inteso oltre i suoi limiti geografici e amministrativi». L’opportunità per Taranto, ad esempio, sta nel potenziamento della logistica: «Porto e aeroporto – ha dichiarato il primo cittadino Ezio Stefàno – potrebbero ricevere l’impulso che aspettano da anni».
Il sindaco di Taranto, insieme al concittadino assessore regionale alle Politiche Agricole, Fabrizio Nardoni, ha sottoscritto a titolo personale il “Patto delle Gravine”, mostrando come questo documento sia già oltre le aspettative dei suoi promotori. Come detto da Nardoni, infatti, «con l’avvento del nuovo Piano di Sviluppo Rurale il valore della “rete” sarà ancora maggiore».
L’associazione Aulon Res, presieduta da Mina Castronovi, l’ente di certificazione Herity International, rappresentato dal segretario generale Maurizio Quagliuolo e dalla coordinatrice per l’Italia Gaia Marnetto, il Gal “Luoghi del Mito” nella persona del presidente Paolo Nigro, quindi, possono dirsi soddisfatti di quanto seminato dopo il workshop di maggio a Mottola. Quell’appuntamento ha fatto in modo che le eccellenze locali venissero allo scoperto e che le gravine tornassero ad essere una voce importante nell’agenda della politica provinciale.
Tanto che, complice l’elezione del nuovo governo di via Anfiteatro, il cammino del Parco delle Gravine ha ripreso spedito: «Abbiamo la volontà di avviare il Parco – ha spiegato il presidente della Provincia di Taranto Martino Tamburrano – anche perché ora ci sono i presupposti storici e politici. E Laterza sarà sede dell’ente».
Durante la mattinata sono intervenuti, oltre ai citati, anche i sindaci e i rappresentanti istituzionali dei 7 comuni coinvolti nella sottoscrizione del “Patto delle Gravine” (Castellaneta, Ginosa, Laterza, Massafra, Mottola, Palagianello, Palagiano) e i responsabili degli enti e delle associazioni che sin da oggi hanno firmato. Il “Patto delle Gravine”, in ogni modo, è un documento “aperto” e destinato ad ampliare la sua sfera d’interesse.
Un accordo concreto, frutto di sei mesi di lavoro e della buona volontà di immaginare uno sviluppo alternativo per l’arco ionico. Il “Patto delle Gravine”, sottoscritto oggi a Taranto nel salone di rappresentanza della Provincia, sancisce l’avvio di una nuova stagione di promozione che, idealmente, punta all’obiettivo del 2019, quando Matera sarà capitale europea della cultura.
La firma del sindaco della città dei sano i sindaci
Un accordo concreto, frutto di sei mesi di lavoro e della buona volontà di immaginare uno sviluppo alternativo per l’arco ionico. Il “Patto delle Gravine”, sottoscritto oggi a Taranto nel salone di rappresentanza della Provincia, sancisce l’avvio di una nuova stagione di promozione che, idealmente, punta all’obiettivo del 2019, quando Matera sarà capitale europea della cultura.
La firma del sindaco della città dei Sassi, Salvatore Adduce, ha dato quindi una spinta in più all’accordo, tanto che entro il 31 marzo del 2015 le parti si ritroveranno a Matera per aggiornarsi a vicenda sui suoi sviluppi. «Pensare che quella del 2019 sia un’opportunità solo per la mia città – ha spiegato Adduce – ne limita la portata. Già prima dell’ottenimento di questo riconoscimento, infatti, avevo sottolineato come la civiltà rupestre fosse il segno distintivo del nostro territorio, inteso oltre i suoi limiti geografici e amministrativi». L’opportunità per Taranto, ad esempio, sta nel potenziamento della logistica: «Porto e aeroporto – ha dichiarato il primo cittadino Ezio Stefàno – potrebbero ricevere l’impulso che aspettano da anni».
Il sindaco di Taranto, insieme al concittadino assessore regionale alle Politiche Agricole, Fabrizio Nardoni, ha sottoscritto a titolo personale il “Patto delle Gravine”, mostrando come questo documento sia già oltre le aspettative dei suoi promotori. Come detto da Nardoni, infatti, «con l’avvento del nuovo Piano di Sviluppo Rurale il valore della “rete” sarà ancora maggiore».
L’associazione Aulon Res, presieduta da Mina Castronovi, l’ente di certificazione Herity International, rappresentato dal segretario generale Maurizio Quagliuolo e dalla coordinatrice per l’Italia Gaia Marnetto, il Gal “Luoghi del Mito” nella persona del presidente Paolo Nigro, quindi, possono dirsi soddisfatti di quanto seminato dopo il workshop di maggio a Mottola. Quell’appuntamento ha fatto in modo che le eccellenze locali venissero allo scoperto e che le gravine tornassero ad essere una voce importante nell’agenda della politica provinciale.
Tanto che, complice l’elezione del nuovo governo di via Anfiteatro, il cammino del Parco delle Gravine ha ripreso spedito: «Abbiamo la volontà di avviare il Parco – ha spiegato il presidente della Provincia di Taranto Martino Tamburrano – anche perché ora ci sono i presupposti storici e politici. E Laterza sarà sede dell’ente».
Durante la mattinata sono intervenuti, oltre ai citati, anche i sindaci e i rappresentanti istituzionali dei 7 comuni coinvolti nella sottoscrizione del “Patto delle Gravine” (Castellaneta, Ginosa, Laterza, Massafra, Mottola, Palagianello, Palagiano) e i responsabili degli enti e delle associazioni che sin da oggi hanno firmato. Il “Patto delle Gravine”, in ogni modo, è un documento “aperto” e destinato ad ampliare la sua sfera d’interesse.assi, Salvatore Adduce, ha dato quindi una spinta in più all’accordo, tanto che entro il 31 marzo del 2015 le parti si ritroveranno a Matera per aggiornarsi a vicenda sui suoi sviluppi. «Pensare che quella del 2019 sia un’opportunità solo per la mia città – ha spiegato Adduce – ne limita la portata. Già prima dell’ottenimento di questo riconoscimento, infatti, avevo sottolineato come la civiltà rupestre fosse il segno distintivo del nostro territorio, inteso oltre i suoi limiti geografici e amministrativi». L’opportunità per Taranto, ad esempio, sta nel potenziamento della logistica: «Porto e aeroporto – ha dichiarato il primo cittadino Ezio Stefàno – potrebbero ricevere l’impulso che aspettano da anni».
Il sindaco di Taranto, insieme al concittadino assessore regionale alle Politiche Agricole, Fabrizio Nardoni, ha sottoscritto a titolo personale il “Patto delle Gravine”, mostrando come questo documento sia già oltre le aspettative dei suoi promotori. Come detto da Nardoni, infatti, «con l’avvento del nuovo Piano di Sviluppo Rurale il valore della “rete” sarà ancora maggiore».
L’associazione Aulon Res, presieduta da Mina Castronovi, l’ente di certificazione Herity International, rappresentato dal segretario generale Maurizio Quagliuolo e dalla coordinatrice per l’Italia Gaia Marnetto, il Gal “Luoghi del Mito” nella persona del presidente Paolo Nigro, quindi, possono dirsi soddisfatti di quanto seminato dopo il workshop di maggio a Mottola. Quell’appuntamento ha fatto in modo che le eccellenze locali venissero allo scoperto e che le gravine tornassero ad essere una voce importante nell’agenda della politica provinciale.
Tanto che, complice l’elezione del nuovo governo di via Anfiteatro, il cammino del Parco delle Gravine ha ripreso spedito: «Abbiamo la volontà di avviare il Parco – ha spiegato il presidente della Provincia di Taranto Martino Tamburrano – anche perché ora ci sono i presupposti storici e politici. E Laterza sarà sede dell’ente».
Durante la mattinata sono intervenuti, oltre ai citati, anche i sindaci e i rappresentanti istituzionali dei 7 comuni coinvolti nella sottoscrizione del “Patto delle Gravine” (Castellaneta, Ginosa, Laterza, Massafra, Mottola, Palagianello, Palagiano) e i responsabili degli enti e delle associazioni che sin da oggi hanno firmato. Il “Patto delle Gravine”, in ogni modo, è un documento “aperto” e destinato ad ampliare la sua sfera d’interesse.