Mercoledì 3 dicembre 2014 alle ore 19:30 presso la sala Ratzinger di piazza S. Agnese a Matera si terrà il terzo incontro del Laboratorio “2019 Un’altra Matera!”.
Nei precedenti incontri è stata fatta da don Basilio una breve analisi critica dei contenuti del dossier Matera 2019; mentre con l’Associazione Matera 2019 costituita da coloro che sognarono e lanciarono l’ardita proposta di Matera capitale della cultura, abbiamo compreso l’importanza avuta dalla partecipazione collettiva e popolare per il conseguimento di questo prestigioso risultato. Un risultato dal quale potremo aspettarci molto in termini di ricchezza materiale e spirituale solo se sapremo “darci da fare” molto come Maria Rosaria Salvatore e Francesco Porfilio hanno sollecitato. Per questo diventa molto importante che questo protagonismo attivo che la stessa associazione cerca di promuovere produca nuove idee e nuovi progetti. Questo aspetto fra l’altro è stato oggetto di lusinghieri apprezzamenti nella relazione della commissione dell’UE scritta per motivare le sue scelte. Quella relazione infatti ha apprezzato il processo dal basso “grass-root” che ha proposto iniziative poi diventate parte delle pianificazioni strategiche della città e della regione “The panel was impressed on how what was initially a grass-roots initiative has developed into a formal central element of the city and regional planning. This interlinking of citizens’ participation with cultural and social aims has continued in the programme development…”. Questo processo e questo metodo non deve interrompersi nello sviluppo del programma per giungere fino al 2019. La commissione ha poi particolarmente apprezzato nel dossier presentato da Lecce l’aver affrontato la questione dell’inclusione della disabilità e delle povertà nel programma ritenuta parte integrante e non separata del programma grazie al tema dell’accessibilità. Aspetto non passato inosservato nella discussione che si è sviluppata nella I riunione del laboratorio e che potrebbe essere integrato ed acquisito dal dossier materiale della nostra città sul quale si conta di lavorare.
Il terzo incontro sarà animato da Franco e Cosimo Di Pede. Con Franco si rivisiteranno le principali tappe che la nostra città ha percorso dal dopoguerra ad oggi, che hanno di fatto acceso i riflettori “internazionali” sul laboratorio urbanistico, storico e culturale della nostra città, aperto con la legge De Gasperi-Colombo, prima per il riscatto e poi per il recupero dei Sassi. Tappe che di fatto sono da considerarsi preparatorie per il conseguimento di quest’ultima prestigiosa investitura. Cosimo (detto Mino!) invece farà delle proposte molto concrete utili per promuovere modalità partecipative dei cittadini per la cura e la generazione di beni comuni (culturali) urbani che potrebbero permetterci di continuare ad essere fedeli a quello spirito partecipativo che è stato uno delle carte vincenti che ha portato alla investitura di capitale della cultura per il 2019.