Il dato dell’indagine Confcommercio- Gfk Eurisko sui fenomeni criminali in Basilicata relativo al 33% che considera in aumento nella nostra regione il fenomeno delle tangenti negli appalti, a fronte del 28% che è il dato medio nazionale, alla vigilia della giornata di studio per amministratori, segretari comunali, referenti della trasparenza e responsabili della prevenzione degli Enti Locali, organizzata dall’Ufficio Autonomie Locali della Regione, deve far riflettere. Lo evidenzia Confcommercio Imprese Italia Potenza ricordando gli obiettivi della recente Giornata della Legalità che ha registrato il peggioramento della percezione di sicurezza per l’attività degli operatori economici (la pensa così il 52% dei titolari di piccole imprese lucane contro il dato nazionale del 47%). E tra le principali problematiche del territorio che riguardano gli Enti Locali – sottolinea Confcommercio – è segnalata la presenza di venditori abusivi che produce una diffusa illegalità: nel 2014 le imprese commerciali, gli alberghi ed i pubblici esercizi hanno perso 26,5 miliardi di euro per illegalita’ varie (abusivismo, contraffazione, taccheggio, criminalita’). Fenomeni che comportano anche una perdita di reddito per le imprese pari all’8,2%, con oltre 260 mila posti di lavoro regolari a rischio.
“Come Confcommercio – sottolinea il presidente di Potenza Fausto De Mare – rinnoviamo l’appello a non abbassare la guardia. Non lo devono fare le imprese, le istituzioni e le rappresentanze di impresa che, come forma di aggregazione sul territorio e nelle categorie, hanno una responsabilità in più”. “Siamo in un certo senso – prosegue – il “primo argine” contro l’illegalità nell’economia: noi non molliamo la presa su questo tema perchè alla crisi economica, alla contrazione dei consumi e ai problemi occupazionali, si somma drammaticamente, anche il costo dell’illegalità e la concorrenza sleale di chi non rispetta le regole”. “E, a proposito di regole – osserva il presidente di Confcommercio – credo che sia importante rinnovare la richiesta di maggiore semplificazione. Ce n’è bisogno non solo per agevolare l’attività di chi produce ricchezza in questo Paese, ma anche perché nella complicazione, nella complessità spesso si annidano corruzione, illegalità, criminalità. E, più la crisi si protrae, più la forza di reagire si affievolisce da parte della singola impresa in regola. E noi non possiamo permettercelo, non solo moralmente, ma anche come sistema Paese. Sicurezza e legalità sono infatti prerequisiti di una democrazia compiuta, ma sono anche condizioni necessarie per un’economia sana e un mercato che funziona, che fa crescere il nostro territorio e il Paese. L’annuncio venuto dal Ministro Alfano proprio in occasione della Giornata della Legalità della firma di una nuova direttiva ai Prefetti, contro la contraffazione, e l’abusivismo commerciale – conclude De Mare – è sicuramente un primo risultato sul quale vigileremo a livello territoriale per contrastare efficacemente i due fenomeni criminali da noi particolarmente diffusi”.