“La tassazione dei terreni agricoli dei comuni montani sotto i 601 metri di altitudine attraverso l’applicazione dell’imu, prima esentata, rappresenta un prelievo selvaggio che si abbatte in modo indiscriminato sui proprietari dei terreni agricoli, spesso improduttivi, e sulle famiglie, spesso emigranti, che mantengono nel Mezzogiorno un rapporto affettivo, attraverso il possesso, con la terra dei padri”. E’ quanto fa sapere l’on. Cosimo Latronico (FI), componente della Commissione Bilancio della Camera. “Il governo Renzi si qualifica ancora di più come il governo delle tasse che, per finanziarie il bonus degli 80 euro ai lavoratori dipendenti, non trova altra copertura che quella della tassa sui terreni agricoli già afflitti da una situazione di emarginazione e di difficoltà. In molti casi si tratta di terreni che non producono alcun reddito e che sono tenuti in ordine dalle famiglie contribuendo al mantenimento di un assetto idrogeologico già così precario del territorio. La proprietà di pochi ettari di terreni comporterà il pagamento, entro il prossimo 16 dicembre, di una imposta di centinaia di euro per ciascun proprietario peraltro retroattiva in contrasto con il codice del contribuente. Un balzello insopportabile ancora una volta a danno delle famiglie, dopo la tassazione della casa, che il governo deve immediatamente correggere se non vuole che la protesta sociale esploda in modo incontrollabile. Presenterò una interrogazione urgente al ministro competente ed un emendamento al Senato in sede di esame della legge di stabilità” .
Dic 03