Per noi di Idv, come testimonia l’ultima campagna promossa per il superamento delle insormontabili barriere architettoniche presenti al terminal bus di viale del Basento a Potenza, l’impegno in tema di disabilità non si registra solo nella Giornata Internazionale delle persone con disabilità ma si svolge tutto l’anno. Intanto ci battiamo a sostegno di proposte per potenziare i fondi destinati alle iniziative per abbattere le discriminazioni verso i disabili e, nello specifico, per un fondo regionale adeguato a favore delle famiglie. Giornate come questa ci aiutano a porre al centro la dignità, l’autonomia, l’indipendenza, la libertà di scelta, la partecipazione e l’inclusione sociale, il rispetto e la valorizzazione delle differenze. Così come previsto dalla Convenzione ONU in materia, il nostro compito è garantire un impegno ancora più profondo al fine di abbattere la cultura dell’indifferenza e della discriminazione che tutt’oggi esiste, sensibilizzando la cittadinanza alle tematiche della disabilità, sostenendo la piena inclusione delle persone con disabilità in ogni ambito della vita ed allontanando ogni forma di discriminazione e violenza.
Cogliamo piuttosto l’occasione della Giornata per ribadire che Il cosiddetto terminal bus di viale del Basento a Potenza, più simile ad una stazione di bus di una città di un Paese in via di sottosviluppo, è in una condizione vergognosa. Di qui l’appello di Idv, in primo luogo all’Amministrazione Comunale De Luca, per definire un insieme di azioni e di interventi da realizzare a breve termine di cui alcuni a costo zero.
Idv inoltre sostiene i progetti dell’associazione “Dopo di noi”, tra i quali la realizzazione di un’abitazione domotica per i disabili, all’interno di un progetto di “casa famiglia” per Potenza, che non dispone di queste strutture, a differenza di altri centri lucani, un Osservatorio, un servizio di odontoiatria, l’anagrafe della disabilità, il rafforzamento di servizi primari quali la cura, i trasporti e le protesi, oltre all’assistenza per favorire la piena integrazione delle persone disabili.
Maria Luisa Cantisani, IdV