Il Comitato per la Fusione dei Comuni di Policoro e Scanzano, rappresentato da Antonio Di Sanza, da Felice Latronico e Mary Padula, ha incontrato, nella giornata di giovedì 4 dicembre la Conferenza dei capi-gruppo e Gianluca Modarelli, Presidente del Consiglio Comune di Policoro.
Nel corso della riunione, appositamente convocata, i rappresentanti del Comitato hanno spiegato le ragioni per le quali è opportuno e necessario fondere le due realtà Municipali in una unica Entità Amministrativa; hanno discusso dei vantaggi economici che potrebbero derivare dalle apposite leggi premiali dello Stato ( aumento del 20% dei trasferimenti statali, riduzione de costi della politica, svincolo dal patto di stabilità e incentivo regionale alla fusione, per un totale di due milioni e mezzo di euro l’anno); inoltre, hanno discusso dell’utilità di un nuovo contesto urbano, sociale e culturale che allinei, del mutare delle esigenze riformatrici in atto nel Paese, la nuova Città, preparandola a camminare da sola e ad affrontare le difficili sfide che il futuro riserva, assegnando ai suoi cittadini un protagonismo migliore e diverso da quello attuale.
Di Sanza e Latronico hanno poi chiarito il procedimento di cui intendono servirsi e che la petizione è lo strumento attraverso il quale sollecitare l’amministrazione ad indire un referendum consultivo sulla fusione così che il cittadino possa essere coinvolto da subito in una scelta decisiva di questo tipo.
Padula ha ribadito che la raccolta di firme della petizione partirà nelle piazze , a tal proposito ha chiesto che venga quanto prima autorizzato l’uso del suolo pubblico per istallare un Gazebo in piazza Eraclea.
I rappresentanti dei gruppi politici hanno preso atto della richiesta e si sono impegnati a seguire l’evoluzione della proposta assicurando ogni attenzione sul tema. In Italia, il processo di fusione ha coinvolto molti Comuni, tra i tanti, è in atto la Fusione anche tra i Comuni di origliano e Rossano Calabro. La fusione tra Comuni ha permesso la realizzazione di numerose opere di pubblico interesse, fra le quali, l’approvazione del progetto definitivo per il maxi ampliamento del centro sportivo di Crespellano. Si tratta di un investimento di oltre 2,5 milioni di euro, risorse liberate dal patto di stabilità esclusivamente grazie alla riforma che ha costituito il nuovo Comune di Valsamoggia che, come comune derivante da fusione, è fuori dal patto. Da un contributo del Prof. Baldi e Giovanni Xilo dal titolo “Dall’Unione alla fusione dei Comuni: le ragioni, le criticità e le forme” si evince che [… il superamento della forma Unione con la Fusione permette maggiori economie di scala e, nel medio – lungo periodo, il miglioramento della qualità delle prestazioni di servizio, grazie all’attivazione di un processo di qualificazione e specializzazione del personale del nuovo Comune.