In pochi giorni una serie di azioni poco riguardose nei confronti delle Organizzazioni di Categoria ma soprattutto del Comparto agricolo si sono susseguite a spese di chi dell’agricoltura ne ha fatto una ragione di vita.
E’ il caso, per esempio, del Consigliere Mario Polese il quale ha dichiarato con una infausta intimazione “la zootecnia inquina più del petrolio”. Fortunatamente c’è stata una immediata rettifica. Bene ha fatto il Consigliere Polese a redimersi – dichiara Roberto Viscido di Confagricoltura Basilicata – e correggendo il tiro delle sue dichiarazioni ha, in parte, riparato al danno. Il Consigliere Polese che è nato e cresciuto in Basilicata dovrebbe ricordare che la zootecnia nel corso degli anni va via via scomparendo con stalle che, da dati ISTAT, mentre prima erano presenti su tutto il territorio regionale, ora per trovarne una bisogna percorrere chilometri e chilometri. A lui come agli altri Consiglieri ribadiamo che le porte della nostra Organizzazione e delle Aziende agricole e zootecniche lucane sono sempre aperte. La zootecnia e l’agricoltura lucana, così come Confagricoltura, sono disponibili a qualsiasi confronto.
Ma come se questo non bastasse, nell’incontro della settimana scorsa tenutosi all’Unibas, alla presenza di autorevoli relatori, l’Assessore all’Agricoltura della Regione Basilicata ha più volte interrotto sia gli agricoltori intervenuti, sia gli esponenti delle Organizzazioni di Categoria del Comparto Agricolo. Non è la prima volta che l’Assessore Ottati ha questo atteggiamento nei nostri confronti – continuano i vertici di Confagricoltura Basilicata. Va ricordato all’Assessore Ottati che il prodotto va valorizzato e senza questo riconoscimento non si fa economia! L’agricoltura non segue orari di ufficio e necessita di tempestive operazioni per le quali è necessaria la convocazione del Tavolo Verde per il confronto con le Organizzazioni sui fondi comunitari. Lo abbiamo richiesto più volte anche per non consentire a nessuno, tantomeno all’Assessore, di riversare le colpe sugli agricoltori. E’ necessario ed urgente confrontarsi sulla nuova programmazione comunitaria. Lo sostenne con forza il Presidente Antonio Sonnessa, oramai mesi fa, al Tavolo di Partenariato quando furono presentate le schede di misura! Non abbiamo notizia su quanto stia succedendo e su quello che potrà accadere. Viene anche negata alle imprese agricole la valutazione di una prospettiva futura. Questo metodo incondivisibile potrebbe continuare a produrre gravissimi danni all’intero sistema agricolo così come preannunciato con il nuovo balzello IMU seppure rinviato al 26 gennaio, rinvio ottenuto grazie all’intervento massivo e tenace della Confagricoltura.
Ci si domanda come può una regione, al pari della Basilicata ubicata nell’area dell’Obiettivo 1, con aree dichiarate svantaggiate dall’Unione Europea, e, al pari della Calabria, fra quelle nella classifica delle due regioni più povere d’Italia, sopportare anche il peso di un’altra tassa; argomentazioni più volte ribadite dal Presidente Beniamino Spada anche in difesa delle zone colpite da eventi calamitosi. Auspichiamo che i politici della regione Basilicata, nelle persone della totale delegazione parlamentare lucana, del Presidente della Giunta regionale, dell’Assessore all’agricoltura e dei Consiglieri regionali tutti, esperiscano con ferma convinzione ogni azione utile al raggiungimento al superamento di quest’ulteriore insostenibile tassa
Rinnoviamo la richiesta all’Assessore al ramo per un impegno che porti al superamento di una difficilissima fase, anche attraverso una dialettica, che seppur aspra, non può e non deve essere evitata!