Riceviamo e pubblichiamo una nota di Brio in cui si apprezza l’attivazione da parte dell’Ente Parco della Murgia Materana di un servizio di vigilanza ambientale, ittica e venatoria, tramite quattro guardie, munite di decreto apposito, rilasciato dalla Provincia di Matera.
In queste ultime settimane si è registrato un evento importante per il Parco regionale della Murgia Materana: l’attivazione di un servizio di vigilanza ambientale, ittica e venatoria, tramite quattro guardie, munite di decreto apposito, rilasciato dalla Provincia di Matera. Prende così avvio un progetto della durata di due anni, epilogo di una selezione pubblica regionale destinata alle aree protette lucane.
Considerate le esigenze di salvaguardia, sorveglianza e controllo dell’area del Parco, comprendente siti di importanza comunitaria (inclusi nella Zsc, zona speciale di conservazione, delle Gravine di Matera), siti di interesse storico-artistico e archeologico e da anni oggetto di frequentazioni non sempre rispettose del delicato habitat naturale (abbandono di rifiuti, atti di vandalismo al patrimonio rupestre, casi di abusivismo edilizio, bracconaggio etc), come di frequente segnalato da escursionisti e associazioni locali, la vigilanza ambientale riveste un’importanza fondamentale, innanzitutto a livello preventivo, rispetto alla diversificata casistica di illeciti che si possono verificare, senza dimenticare il monitoraggio delle specie di fauna protetta caratterizzanti l’ampio territorio in oggetto; senza trascurare, inoltre, il carico antropico derivante dall’aumento dei flussi turistici previsto nei prossimi anni, grazie anche alla risonanza internazionale della città dei Sassi.
Per la materializzazione di questo servizio, occorre ringraziare anche il presidente dell’Ente Parco Murgia, Pierfrancesco Pellecchia, per aver fatto sue le proposte espresse nel corso degli anni dalle associazioni culturali, ambientaliste e dagli operatori turistici, a partire dal primo incontro avuto il 7 aprile 2011, all’indomani del suo insediamento alla presidenza.
Ci auguriamo pertanto una costante implementazione ed un adeguato sostegno di detta attività, da parte del direttivo dell’Ente, in accordo con tutti gli organi territoriali preposti, tanto più che a breve, da quanto ci risulta, sarà attivo anche in Basilicata, il nucleo regionale delle guardie volontarie del WWF, di cui la sede di coordinamento sarà proprio proprio situata a Matera.