L’organismo regionale avrà il compito di rendere effettiva in Basilicata l’integrazione tra i servizi per l’impiego e l’attuazione delle politiche attive dell’occupazione e della formazione.
Si è tenuta questa mattina nel Dipartimento alle Politiche di Sviluppo della Regione Basilicata, la riunione di insediamento – per la legislatura regionale 2013-2018 – del Comitato di coordinamento istituzionale per le Politiche del lavoro in Basilicata (Ccipl). Tra i presenti all’incontro – coordinato dal presidente del Ccipl, Pinuccio Maggio – l’assessore regionale al ramo, Raffaele Liberali ed i rappresentanti istituzionali e del territorio, fra cui il sindaco di Potenza, Dario De Luca, il primo cittadino di Matera, Salvatore Adduce, il presidente della Provincia di Potenza, Nicola Valluzzi ed il consigliere provinciale di Potenza, Angela Latorraca, i consiglieri regionali Nicola Benedetto (Cd) e Francesco Pietrantuono (Psi), ed il sindaco di Vietri, Carmine Grande, in rappresentanza dell’Anci.
La funzione affidata al Comitato dalla legge regionale n.29 del 1998 – è stato evidenziato nell’incontro – è quella di “rendere effettiva l’integrazione tra i servizi per l’impiego e l’attuazione delle politiche attive del lavoro e della formazione”.
Nel Comitato sono presenti tutti i soggetti istituzionali che costituiscono il sistema regionale integrato dei servizi per il lavoro: la Regione, le Province, i sindaci delle Città capoluogo, due sindaci in rappresentanza dell’Anci, a cui si aggiunge la partecipazione del direttore dell’ufficio regionale del lavoro e del direttore regionale dell’Inps, in rappresentanza del ministero del Lavoro
“Sono numerosi e veramente importanti – ha detto il presidente del Comitato, Pinuccio Maggio – i campi di interesse nei quali esercitare la competenza in termini di monitoraggio, di valutazione e di proposta: l’integrazione dei centri provinciali per l’impiego; l’integrazione delle politiche dell’orientamento, della formazione e dell’istruzione, espressa in sintesi nelle politiche dell’inclusione sociale e territoriale del Fse e del Fesr. La specifica funzione del Comitato – ha aggiunto Maggio – è quella di coordinare, attraverso azioni di monitoraggio e di proposta, le politiche attive del lavoro, messe in atto dalle istituzioni regionali e sub-regionali. Il Comitato – ha proseguito – potrà svolgere appieno la sua missione solo se tutte le istituzioni sussidiarie, a cominciare dalla Regione, fino alle Province e ai Comuni gli riconoscano il ruolo assegnatogli dalla legge. Sarà opportuno quindi che il Comitato assicuri la propria presenza e la propria collaborazione in tutte le fasi in cui si assumano decisioni riguardanti le politiche de lavoro e su tutti i tavoli in cui venga di discusso il tema occupazionale. In questa grave fase di recessione – ha detto ancora – osserviamo alcune situazioni che aprono alla speranza e spingono all’azione: il profondo rinnovamento dell’assetto politico in Regione, con il programma annunciato dal presidente Pittella che pone come problema centrale l’occupazione; il nuovo assetto del Dipartimento Attività di sviluppo, lavoro, formazione e ricerca, mirato all’integrazione tra le politiche per lo sviluppo dell’economia e quelle dirette alla società per la crescita dell’occupazione; la politica nazionale con la sua decisa volontà riformatrice in materia di lavoro, in quell’ampio programma di riforme che va sotto il nome di jobs act”.
Politiche del lavoro, Liberali: Comitato valore aggiunto
Tra le grandi aree di intervento ci sono l’occupazione giovanile e l’orientamento. I componenti del Ccipl si sono detti disposti a collaborare per raggiungere tutti gli obiettivi dell’organismo istituzionale
“C’è veramente bisogno di avere un tavolo di concertazione in termini di politiche attive: il Comitato di coordinamento istituzionale per le Politiche del lavoro sarà un valore aggiunto fondamentale»: lo ha detto questa mattina, a Potenza, l’assessore regionale alle Politiche di sviluppo, Raffaele Liberali, intervenendo alla riunione di insediamento dell’organismo presieduto da Pinuccio Maggio. “Ci sono tre elementi importanti – ha proseguito Liberali – ai quali prestare la massima attenzione: le politiche attive del lavoro, con la formazione, le politiche passive e l’orientamento. Senza orientamento – ha evidenziato – non si riesce a realizzare l’alternanza scuola-lavoro. Ma è necessario anche capire quello che sta avvenendo a livello nazionale, dal momento che si vorrebbe trasferire le politiche del lavoro in capo allo Stato. Per evitarlo interverremo attraverso la conferenza Stato-Regioni. E’ essenziale inoltre favorire il mercato del lavoro, altrimenti non potranno essere concretizzate le politiche attive del lavoro”.
“Il comitato – ha detto il presidente del Ccipl, Pinuccio Maggio – è chiamato dalla legislazione regionale ad essere punto di sintesi del sistema delle politiche per il lavoro e quindi, soggetto istituzionale con il quale tentare l’integrazione tra i soggetti istituzionali e gli enti territorialmente competenti”.
Tra le grandi aree di politiche attive del lavoro nelle quali si misurerà la capacità di intervento dell’organismo sono state individuate la “garanzia giovani”, le iniziative a favore dell’occupazione giovanile (Ioc) e gli strumenti finanziari di accesso al credito agevolato. “Assicureremo la nostra collaborazione – ha commentato il presidente della Provincia di Potenza, Nicola Valluzzi – in materia di centri per l’impiego e di formazione: sarebbe utile, con il Comitato, contribuire attivamente all’azione di monitoraggio e di controllo”.
Per il consigliere regionale Nicola Benedetto (Cd), “sulla questione dell’indirizzo il Comitato deve essere molto attento: questi anni devono servire ad indicare come fare formazione, che va modificata completamente. L’unica possibilità per creare posti di lavoro è quella di far diventare la nostra regione attrattiva”.
“Alcune cose si possono fare – ha messo in chiaro il consigliere regionale, Francesco Pietrantuono (Psi) – recuperando l’attività di programmazione, per avere le idee chiare su come aggredire questa grande questione in un quadro nazionale in cui non vedo idee chiare. Possiamo ragionare sulle condizioni di competitività, ma prima dobbiamo capire salvare per prima cosa le imprese esistenti,”.
“Se ci si deve occupare del mondo di lavoro – ha sottolineato il sindaco di Potenza, Dario De Luca – bisogna affrontare la tematica da diversi punti di vista, a partire dalla difficoltà di chi ha intenzione di intraprendere attività imprenditoriali, dalle più piccole fino alle più importanti come quelle industriali. Il vero problema è il soffocamento da parte della burocrazia”.
“Con il Comitato – ha spiegato il sindaco di Matera, Salvatore Adduce – si determinano le precondizioni perché qualcosa possa accadere, perché possano essere colte le occasioni sul tema delle politiche del lavoro. Il tema va assunto con forza e con determinazione, con un’azione univoca di tutti i componenti del Comitato, perché si possa determinare un’attenzione sociale di base al tema dell’occupazione”.
Il sindaco di Vietri di Potenza, Carmine Grande, in rappresentanza dell’Anci ha detto che “il Comitato è importante, e lo è proprio nella fase storica che stiamo attraversando, in una forte crisi economica a livello nazionale e regionale”.