Bilancio preventivo 2015 della Camera di Commercio: voto contrario del consigliere Santantonio, “riduciamo le indennità e le missioni ma non imponiamo sacrifici al personale”.
Francesco Santantonio, componente del Consiglio Camerale di Matera, ha espresso voto contrario all’approvazione del bilancio preventivo dell’esercizio 2015 della Camera di Commercio.
Nella seduta del Consiglio Camerale convocata per il 18 dicembre Santantonio ha consegnato un documento in cui ha motivato il suo voto contrario, precisando che la posizione espressa è condivisa dall’Associazione di appartenenza, Confapi Matera.
I numeri dimostrano che la Camera di Commercio è un ente sull’orlo del dissesto, cui la riforma nazionale sta togliendo i mezzi di sostentamento e che potrebbe salvarsi soltanto unendosi con Potenza in un unico Ente camerale.
Il consigliere Santantonio ha fatto alcune proposte per il contenimento della spesa, subordinando il suo voto di astensione all’accoglimento delle stesse. Santantonio, inoltre, non ha condiviso l’imposizione di sacrifici al personale dell’Azienda Speciale CESP, proponendo piuttosto la riduzione delle spese per missioni.
Come negli anni precedenti, anche il bilancio preventivo 2015 si chiude con una perdita, pari a 455.000 euro, e la situazione per i prossimi anni, quando scomparirà del tutto il diritto camerale, è destinata a peggiorare. Ciò significa che occorrono urgenti e significativi interventi di contenimento della spesa se si voglia evitare il dissesto dell’Ente camerale.
Il consigliere Santantonio ha chiesto al presidente Tortorelli di fissare subito una data certa entro il prossimo mese di gennaio 2015 per deliberare l’accorpamento delle due Camere di Matera e di Potenza, e delle due Aziende Speciali Cesp e Forim, ai sensi della legge 580, così come del resto concordato con l’Ente camerale di Potenza.
Inoltre, così come già chiesto all’inizio del mandato, ha ribadito la richiesta di azzerare tutte le indennità di carica e di seduta degli organi, con un risparmio annuo di oltre 100.000 euro.
Essendo la Camera di Matera in una situazione di palese emergenza, è necessario, oltre che moralmente doveroso, ridurre le spese per missioni, viaggi e trasferte, nonché altre spese superflue come, a mero titolo esemplificativo, l’addobbo natalizio risultato eccessivamente oneroso per le esangui casse dell’Ente. In particolare, la voce rimborsi spese per missioni è in palese distonia con il periodo emergenziale.
Evidente, infine, è il crollo della voce “interventi economici”, che da oltre 3 milioni della previsione consuntivo del 2014, passa a 838.000 euro del preventivo 2015. Si tratta, in particolare, degli interventi a favore del sistema imprenditoriale locale, senza dei quali la Camera diventa un mero erogatore di certificati.
Mettendo in campo tutte le azioni indicate e – se possibile – aggiungendone delle altre – ha precisato Santantonio – si potrebbero salvaguardare i livelli occupazionali.
Pertanto, considerato che non è tollerabile continuare con questa gestione a caduta libera, tenuto conto che interventi di contenimento della spesa e l’accorpamento delle due Camere sono possibili, ma che i suggerimenti proposti non sono stati accolti, anzi, neanche discussi, il consigliere Santantonio ha espresso voto contrario all’approvazione del bilanci preventivi 2015 della Camera e dell’Azienda Speciale.
Bilancio preventivo 2015 della Camera di Commercio, nota di Rete Imprese per l’Italia della provincia di Matera.
Ai troppi quesiti messi in campo dal consigliere Santantonio è bene ricordare che le risposte sono state puntualmente date nella sede deputata a dibattere le questioni istituzionali e cioè il Consiglio camerale! infatti, ai dubbi e alle richieste manifestate ieri in Consiglio dal consigliere Santantonio, sono arrivate puntuali le risposte addirittura dall’Organismo tecnico che è quello del Collegio dei revisori dei Conti.
Però sembrerebbe, dalle notizie circolanti sulla stampa, che la cosa non sia stata recepita per cui è legittimo dubitare che qualcuno ha voglia di fare sfilate e passerelle tuonando su questioni che si prestano a facili e demagogiche strumentalizzazioni; partendo dal certo, il bilancio dell’ente camerale (non solo quello di Matera ovviamente) subirà una riduzione del 35% dovuto ai tagli che il Governo Renzi ha inteso apporre. Fermo restando la difesa dei posti di lavoro e con il chiaro intento, fra l’altro più volte annunciato, che si debba necessariamente giungere alla regionalizzazione della camera di commercio previa programmazione ed organizzazione della promozione e rappresentanza territoriale, è intenzione di chi amministra l’Ente camerale tagliare il superfluo – di fatto già avvenuto – ed impegnarsi a garantire la professionalità raggiunta da chi nell’Ente ci lavora. E’ chiaro che va pure garantita la funzione istituzionale che la camera di commercio è chiamata a svolgere dalla normativa vigente, senza la quale i dipendenti non avrebbero ragione di esserci, come è chiaro che va garantita la presenza dei lavoratori, senza i quali sarebbe difficile mettere in atto le funzioni istituzionali proprie dell’Ente.
Infine è lecito pensare che forse è proprio la spending review messa in atto al momento dell’insediamento della nuova giunta camerale, con riduzione dei suoi componenti da otto a quattro, che può aver urtato la suscettibilità di qualcuno che alla fine ha pensato “muoia Sansone con tutti i Filistei”!
Bilancio preventivo 2015 della Camera di Commercio, nota di Confidustria Basilicata.
Michele Somma. “Dimostrare il necessario senso di responsabilita e guardare al bene delle imprese di Basilicata”
“In un momento particolarmente delicato come quello attuale, le espressioni del mondo imprenditoriale sono chiamate ad assumere un atteggiamento responsabile e costruttivo, focalizzando l’attenzione verso obiettivi condivisi connessi allo sviluppo socioeconomico della Basilicata. Ciò è ancora più vero quando si valuta l’azione della Camera di Commercio, “casa delle imprese”, chiamata oggi ad assolvere un ruolo di profilo ancora più elevato in virtù del processo di regionalizzazione che l’attende. Potrà essere un percorso virtuoso se tutte – davvero tutte – le espressioni del mondo dell’impresa sapranno vivere responsabilmente il protagonismo a cui saranno chiamate, lasciando da parte note polemiche che echeggiano sulla stampa e che invece, in ossequio ai principi della democrazia, meritano di essere opportunamente dibattute nelle sedi appropriate”.
È quanto ha dichiarato Michele Somma, Presidente di Confindustria Basilicata, in merito alla nota dai toni critici diffusa alla stampa da Confapi Matera.
“Le legittime posizioni individuali – ha aggiunto Somma – non possono disconoscere il valore di un percorso virtuoso che in questi anni ha visto la Camera di Commercio di Matera impegnata in una quotidiana azione di promozione del territorio, dei suoi valori, delle sue imprese, delle sue potenzialità, avvalorate da un traguardo – quello di Matera 2019 – che appartiene all’intera Basilicata. Oggi ci tocca fare di più: immaginare un percorso comune, che valorizzi i punti di forza del sistema economico di Basilicata e che riduca gli elementi di debolezza. Perchè questo accada, occorre il prezioso contributo operativo e di idee di tutte le espressioni del mondo dell’impresa, evitando la tentazione del facile consenso mediatico, che si consuma come fuoco di paglia”.
“Sono certo – ha concluso Somma – che il 2015 sarà un anno importante per la Camera di Commercio di Basilicata, che dimostrerà la maturità di chi la abita e di chi ci lavora, per perseguire il bene delle imprese di questa regione”.
Replica del Presidente di Confapi Matera Enzo Acito agli interventi del presidente di Confindustria Basilicata e di Rete Imprese Italia
Gli interventi del presidente di Confindustria Basilicata e di Rete Imprese Italia, entrambi a difesa della Camera di Commercio di Matera, non possono passare inosservati dopo l’attacco frontale del consigliere Santantonio, componente del Consiglio Camerale di Matera e componente del Consiglio Direttivo di Confapi Matera.
Fughiamo innanzitutto il sospetto: questa non è una diatriba preelettorale, come banalmente e semplicisticamente qualcuno vorrebbe far passare per depotenziare i contenuti dell’analisi di Santantonio, ma un grido di allarme che proviene da una parte rappresentativa del mondo delle imprese.
L’atteggiamento responsabile e costruttivo, invocato da Confindustria, è proprio quello che ha guidato l’azione di Santantonio, sotto la spinta delle imprese che, sull’orlo del collasso per una crisi epocale, invocano chiarezza e trasparenza proprio dalla casa degli imprenditori qual è la Camera di Commercio di Matera.
Il crollo degli interventi economici a favore del sistema delle imprese, che passa da 3 milioni del bilancio 2014 a circa 800.000 del bilancio 2015, anche se imputabile alla riduzione dovuta ai tagli del Governo Renzi, non giustifica la conservazione di un sistema di spese di rappresentanza degno di un lontanissimo periodo di vacche grasse.
Anche la strumentale ed irricevibile considerazione di Rete Imprese Italia, secondo cui l’allarme lanciato da Santantonio è conseguente all’assenza nella giunta camerale, merita chiarezza: Confapi Matera è stata la prima ed unica associazione a chiedere di azzerare i compensi della giunta camerale per consentire un risparmio di circa 100.000 euro all’anno.
La risposta ottenuta è stata di ridurre la rappresentatività delle associazioni territoriali, proprio quello che, al contrario, invoca Confindustria e, nel contempo, non rinunciare al riconoscimento del gettone di presenza a favore dei componenti della giunta camerale costituita da imprenditori che, pur in questo momento di crisi, non crediamo abbiamo bisogno di un tale appannaggio.
Gli esempi virtuosi, in momenti di crisi economiche, crisi di valori ed identitari, svolgono il ruolo fondamentale di dimostrazione della buona amministrazione, innescano, in chi vive fuori dalla stanza dei bottoni, un senso positivo di emulazione ed allontanano irritazione e repulsione verso il Sistema.
La spending review per qualcuno è una sterile dichiarazione di intenti, per Confapi è un metodo di approccio a cui dovrebbero adeguarsi tutti coloro che occupano posti di responsabilità pubblica.
Ma il dato più emblematico che scaturisce dalle difese di ufficio di Rete Imprese Italia e Confindustria, è la malcelata irritazione contro qualcuno che si è permesso di uscire dal coro dei consensi a prescindere, che si permette di contraddire il sistema regolato dalla politica, che chiede trasparenza e che propone l’accorpamento del sistema camerale regionale, che chiede di spendere i soldi pubblici in modo più efficace, che chiede di ridurre le spese superflue, che chiede una gestione da buon padre di famiglia.
Dov’è il delitto?
Forse il vero delitto commesso da Santantonio è aver dimostrato, con la sua denuncia, che non tutti hanno il bavaglio che il Sistema vorrebbe, che esistono ancora imprenditori ed Associazioni imprenditoriali liberi da lacci, lacciuoli e vincoli, che non tutto il sistema delle imprese è omologato, che la libertà di opinione è un sacrosanto diritto che non ci hanno ancora tolto.
Enzo Acito, Presidente di Confapi Matera