Approvata una mozione che impegna la Giunta regionale a porre in essere ogni azione utile a scongiurare gli aumenti che sarebbero previsti da un disegno di legge del Governo nazionale sulle aste per le concessioni demaniali.
Il Governo nazionale sta lavorando a un disegno di legge di riordino del demanio marittimo, che prevede le aste pubbliche per le concessioni in essere e “l’aumento spropositato dei canoni demaniali”. L’allarme è rilanciato dai consiglieri Rosa (Lb-Fdi), Mollica (Udc), Napoli e Castelluccio (Pdl-Fi) con una mozione approvata oggi all’unanimità dal Consiglio regionale.
Con questo documento si impegna la Giunta regionale “a verificare la veridicità delle informazioni circa il disegno di legge sulle aste per le concessioni demaniali e l’aumento dei canoni demaniali e, nel caso quanto appreso corrisponda a verità, mettere in atto tutte le azioni politico – istituzionali affinché venga scongiurata tale evenienza”.
La mozione, con una integrazione proposta dal consigliere Perrino del M5s, impegna inoltre la Giunta “a porre in essere tutte le azioni politico – istituzionali finalizzate a fare in modo che il Governo promuova in sede europea tutti gli approfondimenti necessari ad affrontare e risolvere le problematiche della durata e del rinnovo delle concessioni demaniali marittime per garantire una transizione alla disciplina europea del turismo balneare (gare / nuovi canoni) che tuteli le piccole e medie imprese del settore (in particolare quelle no profit) in coerenza con le specificità nazionali, oltre quella già prevista”.
L’eventuale aumento dei canoni “in pratica distruggerebbe un’eccellenza del turismo italiano – si legge ancora nel documento – in nome della burocrazia europea e delle multinazionali che ne trarrebbero vantaggio. In queste settimane i sottosegretari Baretta, Gozi e Barracciu hanno più volte rassicurato gli operatori, che invece con il testo di disegno di legge proposto verrebbero traditi e abbandonati. Anche per gli operatori del settore balneare della nostra regione il disegno di legge di riordino del demanio marittimo costituirebbe un grave danno economico e sociale”.
Nel dibattito sono intervenuti i consiglieri Pace (Gm), Mollica (Udc) e il presidente della Regione Pittella.
Gianni Rosa, consigliere regionale Fratelli d’Italia – Alleanza Nazionale: “Approvata la mozione di FdI-AN sul Disegno di Legge di riordino del demanio marittimo. Gli imprenditori lucani prima di tutto!”
È stata approvata la nostra mozione, nel Consiglio di ieri 22 dicembre, per impegnare la Giunta a fare tutto il possibile per evitare l’aumento dei canoni demaniali e l’uso delle aste per le concessioni del demanio marittimo già esistenti, che pregiudicherebbero le tante imprese del settore balneare i quali, se il provvedimento del Governo dovesse essere approvato così come si prospetta, vedrebbero vanificati sforzi ed investimenti già fatti.
In Lucania, il mondo delle imprese balneari, costituito per lo più da azienda familiari, è minacciato non solo dall’erosione delle coste ma anche da provvedimenti dello Stato e dell’Unione Europea che evidentemente non tengono conto della tipicità del sistema turistico locale.
L’aumento delle tariffe costituirebbe di per sé un grave danno per l’economia turistica lucana, già provata dalla crisi economica. Se a ciò si aggiungesse la messa all’asta degli impianti balneari, che arresterebbe anche gli investimenti in questo settore, gli imprenditori, molto spesso nuclei familiari, subirebbero il colpo di grazia.
La tutela delle specificità del tessuto imprenditoriale dovrebbe essere un punto fermo per una nazione che pretende di fare del Made in Italiy volano di sviluppo. In questo modo, si penalizzano i piccoli e medi imprenditori italiani e lucani. Noi siamo per la tutela dei nostri imprenditori e saremo al loro fianco contro provvedimenti scellerati che condannano la nostra Terra ad essere mera colonia per lo sfruttamento delle nostre risorse, incluse le coste.
Gianni Rosa, consigliere regionale Fratelli d’Italia – Alleanza Nazionale