Nel Salone degli Stemmi del Palazzo arcivescovile in piazza Duomo a Matera è stato presentato il bozzetto vincente del Carro Trionfale in onore di Maria Santissima della Bruna per l’edizione 2015, presentato da Andrea Sansone. Per l’artigiano materano si tratta del terzo “mandato” consecutivo. Nell’occasione sono stati presentati anche gli altri bozzetti che hanno partecipato al concorso indetto dall’associazione Maria Santissima della Bruna, quello di Michelangelo Pentasuglia, sempre per la categoria professinoale e due per la categoria non professionale: il primo classificato realizzato da Giancarlo D’ercole e il secondo classificato proposto da Matteo Pasquale Marchitelli. Ricordiamo che il bozzetto per la categoria professionale presentato da Michelangelo Pentasuglia è stato preliminarmente escluso per non aver, ai sensi dell’articolo 8 del bando di concorso, superato il punteggio di 30 punti nella valutazione dell’aderenza del progetto al tema religioso.
Tutti i bozzetti realizzati dagli artisti saranno esposti nella sede operativa dell’Associazione in via del Corso 108 a Matera a partire dalle ore 18 del 3 gennaio 2015.
Alla conferenza stampa hanno partecipato il Vescovo della Diocesi di Matera Irsina Monsignor Salvatore Ligorio, il delegato Arcivescovile e parroco della Chiesa di San Francesco che svolge anche le funzioni di Cattedrale Don Vincenzo Di Lecce, il presidente del Capitolo Cattedrale, vicario generale e parroco della Chiesa di Maria Santissima Annunziata Don Pier Domenico Di Candia e don David Mannarella, parroco della chiesa di San Giovanni al borgo Venusio di Matera. Il Comitato dei festeggiamenti in onore di Maria Santissima della Bruna è stato rappresentato dal presidente Mimì Andrisani, Giovanni Santantonio, Bruno Caiella, Angelo Linsalata e Franco Losito. Presenti anche il sindaco di Matera Salvatore Adduce, il presidente della Provincia di Matera Francesco De Giacomo.l’Autorità di gestione Po Fesr Basilicata Patrizia Minardi per la Regione Basilicata e il consigliere regionale Roberto Cifarelli, il presidente della Camera di Commercio Angelo Tortorelli.
Il bozzetto vincente di Andrea Sansone è stato scelto dalla commissione giudicatrice composta dal presidente del Comitato Mimì Andrisani (senza diritto di voto), dal delegato Arcivescovile Don Vincenzo Di Lecce e da Francesca Turco, Gianni Dell’Acqua e Vito Salinaro.
Prima di svelare tutti i bozzetti che hanno partecipato al concorso la conferenza ha registrato il saluto del vescovo Ligorio, una breve relazione sul tema del bozzetto affidata a don Vincenzo Di Lecce e l’annuncio da parte di Don Pier Domenico Di Candia del ritorno in processione del Capitolo Cattedrale per rafforzare la catechesi in movimento che accompagna il Carro trionfale in onore della Madonna della Bruna.
Ricco di suggestione ache l’intervento del presidente del Comitato per la festa della Bruna Mimì Andrisani, che dopo aver ringraziato il “popolo delle partite iva” che per il secondo anno consecutivo del suo mandato ha assicurato i contributi necessari per sostenere le spese dei festeggiamenti del 2 luglio ha sottolineato il sano “dualismo” scaturito quest’anno con la partecipazione al concorso di Michelangelo Pentasuglia, artista che ha fatto la storia dei Carri della Bruna e l’emergente artigiano Andrea Sansone, chiamato a costruire il suo terzo manufatto consecutivo in cartapesta. “Il dualismo piace agli italiani. Ricordo quelli dello sport tra Coppi e Bartali, Pelè e Maradona, quello giudiziario tra innocentisti e colpevolisti e quello nella musica tra Maria Callas e Renata Tebaldi. A livello locale appassiona quello tra Sansone e Pentasuglia a tal punto che abbiamo ritenuto in sede di aggiudicazione del bozzetto di considerare entrambi “primus inter pares” (anche se poi quello di Pentasuglia è stato escluso per non aver superato il punteggio minimo legato alla valutazione dell’aderenza del progetto al tema religioso – ndr). Sono un grande appassionato della feta della Bruna e ricordo che il primo Carro trionfale fu costruito da Tommaso Gravela, detto Tommasino la panza. Impegnato come sagrestano della Cattedrale di Matera, Gravela ha avviato la tradizione delle famiglie materane legate al Carro della Bruna costruendo ben 19 carri. Poi sono arrivati Francesco D’Antona, Annibale D’Antona e la famiglia Pentasuglia: ha cominciato Francesco, poi sono arrivati quelli con Raffaele e Francesco, rispettivamente zio e padre di Michelangelo Pentasuglia. Quest’ultimo ha costruito il primo carro nel 1986 e l’ultimo nel 2011. In meno di mezzo secolo la famiglia Pentasuglia ha costruito 49 carri, un record che sarà probabilmente difficile da superare. Sono fiero di questo comitato che ho l’onore di guidare per il secondo anno consecutivo e posso dire che il nostro motto per l’edizione 2015 è “correre insieme per andare oltre le nuvole”. Siamo nel periodo natalizio e parliamo già della festa della Bruna. Questo vuol dire che vogliamo fare le cose per bene e quest’anno oltre le nuvole ci andremo davvero”.
Prima di svelare il Carro della Bruna il responsabile dell’ufficio stampa Mimmo Infante ha anticipato che a metà mese sarà indetto un nuovo incontro con i giornalisti per fare il punto sui lavori della Cattedrale di Matera alla luce anche delle nuove cappelle scoperte nei pressi del presepe di Altobello Persio e in vista della riapertura al culto della Chiesa Madre prevista per dicembre 2015.
Grande emozione per il momento più atteso dai protagonisti del concorso. Per la categoria non professionale sono stati svelati il primo classificato realizzato da Giancarlo D’ercole e il secondo classificato proposto da Matteo Pasquale Marchitelli. Il materano D’Ercole, 29 anni, è un grande appassionato della festa della Bruna e della cartapesta. Diverse le esperienze sul campo per il giovane e ambizioso artista: D’Ercole ha ricordato la sua collaborazione con Michelangelo Pentasuglia per la costruzione nel 2011 del Carro trionfale della Bruna, per il restauro del Carro per la festa di San Rocco a Montescaglioso e la costruzione del Carro per i 150 anni dell’Unità d’Italia esposto a Torino. D’Ercole ha costruito anche per due edizioni consecutive, 2011 e 2012, il Carro della Bruna dei piccoli. Giancarlo D’Ercole è stato premiato per il suo bozzetto non professionale da Nino Vinciguerra mentre il quindicenne Pasquale Marchitelli ha ricevuto l’attestato da Don Pier Domenico Di Candia.
Infine il momento più atteso, quando sono andati giù i veli del bozzetto vincente, quello realizzato dall’artigiano Andrea Sansone. Accompagnato in questa occasione dal più grande dei suoi figli, Niccolò e sostenuto in sala per la prima volta da tutta la sua famiglia, Andrea Sansone ha ricordato le emozioni vissute nell’edizione precedente quando è stato chiamato a far scendere la Madonna della Bruna dal Carro dopo i tradizionali giri in piazza San Francesco. “La statua non veniva giù, il manto della Madonna era durissimo. Poi quando ho cominciato a toccarlo è diventato all’improvviso morbidissimo e ho compreso quanta devozione c’è attorno alla Protettrice della città di Matera. Realizzare il Carro trionfale è qualcosa di unico. La bellezza non è in un angelo fatto bene o una statua perfetta ma nel messaggio che deve trasferire ai cittadini devoti a Maria Santissima della Bruna. In questo nuovo Carro ci sono 25 dipinti e dietro ogni dipinto c’è un messaggio per chi ha fede e crede nella Madonna. Il giorno dopo l’assegnazione del bozzetto vincente il parroco di Agrate don Stefano Guidi ha parlato dei “Sì” che ogni cristiano deve cercare di pronunciare. Sul Carro c’è il “Sì” più grande, quello di Maria e per questo nuovo manufatto ho un’ambizione: far commuovere i fedeli a partire dal presidente del Comitato della Bruna Mimì Andrisani. Colgo l’occasione per ringraziare Michelangelo Pentasuglia, con il quale ho collaborato nel 2011 realizzando i dipinti di quel Carro trionfale. E’ stato quello il momento in cui ho pensato di cimentarmi sulla costruzione del manufatto in cartapesta e se sono qui oggi è anche grazie alla sua disponibilità”.
Michele Capolupo
Festa dellla Bruna 2015. Tortorelli (Presidente CCIAA Matera): “Casa imprenditori continua impegno”.
La festa del 2 luglio in onore della Protettrice Maria Santissima della Bruna è un evento atteso, per devoti e turisti, che contribuirà ad accrescere l’offerta di iniziative per Matera capitale europea della cultura 2019, per la quale la Casa di tutti gli imprenditori rafforzerà attenzione e impegni in continuità con quanto fatto nelle precedenti edizioni. Lo ha detto oggi il presidente della Camera di commercio , Angelo Tortorelli, intervenuto nel corso della presentazione del bozzetto per il carro trionfale di cartapesta, che sarà realizzato da Andrea Sansone , sul tema ”L’incontro di Gesù con la Samaritana. Esempio e modello per l’evangelizzazione”.
“ Non faremo mancare il nostro sostegno –ha detto il presidente Angelo Tortorelli- agli sforzi portati avanti dal Comitato presieduto da Domenico Andrisani e a quanti, come l’Arcivescovo mons. Salvatore Ligorio, continuano a lavorare per la buona riuscita della Festa, che rappresenta un ulteriore tassello per far conoscere l’identità e la storia di una città sempre più al centro dell’attenzione internazionale dopo l’investitura a capitale europea della cultura del 2019. Gli imprenditori, pur in una fase di difficoltà, faranno la propria parte per sostenere un evento che ha risvolti positivi e crescenti sull’economia locale. La Camera di commercio continuerà a farlo, rafforzando impegno e azioni nelle attività promozionali della nostra programmazione’’.
Riportiamo di seguito la relazione presentata dall’artigiano materano Andrea Sansone relativa al progetto per la costruzione del Carro trionfale di Maria SS. Della Bruna edizione 2015 sul tema “L’incontro di Gesù con la Samaritana. Esempio e modello per l’evangelizzazione”.
Premessa:
Per la realizzazione del manufatto, sarà garantita una perfetta fedeltà rispetto al bozzetto proposto e presentato, con l’inserimento di elementi decorativi a basso, medio ed alto rilievo nonché di statue a tuttotondo realizzati rispettando tutti i canoni della tecnica della cartapesta.
Nello specifico sono previsti, 6 statue (160cm circa) che saranno parte integrante per la rappresentazione del tema, 9 angeli a grandezza naturale (160cm circa), 15 angioletti (60 cm circa), 10 cherubini (30 cm circa), 4 cariatidi (120 cm circa), 7 cornici grandi con diverse misure e forme per contenere i dipinti, 18 cornici di medio formato per simboli e dipinti, 5 colombi, un Agnello (come rappresentazione del Cristo) e diversi elementi plastici, architettonici e decorativi.
La costruzione che si baserà sulla base di appoggio esistente, sarà completata con una struttura secondaria in legno, rivestita a sua volta con “pannellature” a più strati di cartapesta, arricchite ed integrate con elementi decorativi prima citati.
Il manufatto sarà finito, previa preparazione con gesso di Bologna e relativa levigatura, con colori acrilici, smalti all’acqua ed altre pitture decorative, nonché di zone rifinite con foglia oro (orone). Questi prodotti garantiranno comunque una adeguata resistenza alle intemperie per tutta la durata della festa.
Per far sì che il manufatto possa esser visto ed apprezzato come una “Catechesi in movimento” sono stati previsti circa 28 “rappresentazioni pittoriche” che potranno aiutare a comprendere o illustrare meglio il tema scelto dalla Curia: “L’incontro di Gesù con la Samaritana. Esempio e modello per l’evangelizzazione”.
Come sviluppo del suddetto tema, si è pensato di realizzare al centro del carro il passo descritto nel vangelo di Giovanni ( 4,1-42) con le figure di Gesù e della Samaritana contestualizzate vicino al pozzo di Giacobbe. Nell’ambientazione sarà inserita una palma (a rappresentare l’oasi dove si trovava il pozzo) sormontata da un sole, ad indicare il momento dell’incontro, l’ora sesta (il nostro mezzogiorno ).
Questo dettaglio descritto nel Vangelo di Giovanni per rimarcare l’eccezionalità dell’ incontro ed un altro aspetto che riguardava la donna di Samaria. Infatti, la società antica era decisamente diversa dalla nostra e le ragazze si incontravano quasi esclusivamente al pozzo; era il momento in cui uscivano di casa per andare ad attingere acqua e lo facevano nei due momenti più freschi della giornata: al mattino presto ed alla sera dopo il tramonto del sole. La “samaritana”, conosciuta nella sua comunità per la sua condizione matrimoniale che l’ha portata a vivere un certo isolamento tra la sua gente, preferisce il mezzogiorno per evitare incontri, ma con grande stupore trova una straniero che le chiede dell’acqua. L’aspetto insolito ed eccezionale per molti di questo incontro sarà evidenziato anche dallo “stupore” dei 2 apostoli sopraggiunti dopo aver acquistato provviste.
La scena centrale sarà infine arricchita con 2 dipinti a rappresentare il seguito dell’incontro (la samaritana che dà testimonianza del suo incontro e porta la sua gente ad incontrare Cristo – Gesù si fermò a Samaria 2 giorni!) e l’immagine di Gesù – Buon Pastore – collocato sulla “porta” della torre posteriore. Anche questa scelta non casuale, per trasmettere il messaggio di “Gesù è la Porta”….
Altri “incontri” di Gesù saranno poi raffigurati ai lati della torre posteriore e nello specifico saranno rappresentati l’incontro con Zaccheo, l’incontro con Niccodemo, l’incontro con l’adultera o in alternativa l’incontro con la prostituta e l’incontro con il giovane ricco.
Nella parte posteriore del carro saranno rappresentati in statuaria 2 personaggi ( l’adultera/prostituta e Zaccheo ) nell’atto di bere alla “fonte viva”, rappresentata dalla figura di Gesù Misericordioso dipinto nella parte posteriore dello schienale della Madonna e da un fonte battesimale sormontato dall’Agnello Pasquale. Questa scena sarà completata da 2 ante aperte come messaggio di apertura delle “porte” di Dio a tutti gli uomini.
Per quanto riguarda invece la parte anteriore del carro ci saranno nella parte frontale superiore 3 angeli grandi con il calice, l’ostensorio (a rappresentare il Cristo) e lo Spirito Santo, ad esaltare il messaggio stesso del carro, mentre in basso (nella nicchia dell’auriga) è prevista la raffigurazione dell’evangelista Giovanni affiancato da 2 angioletti a figura intera. Sotto la seduta dell’auriga sarà scritto il tema del carro di quest’anno.
Ai 2 lati della torre anteriore, all’interno delle cornici “robbiane” ci saranno 2 rappresentazioni che potrebbero essere contestualizzate al mondo contemporaneo, ovvero l’incontro e la nuova alleanza con Cristo (che coinvolge tutte le religioni) e l’incontro che il mondo moderno (come quello passato) può avere con Gesù attraverso i Sacramenti!
La cupola della torre anteriore sarà composta da un tamburo (a ricordare la forma di un “pozzo”) sormontato da una cimasa che reggerà un mondo sormontato dalla Croce.
Ai lati del tamburo saranno inseriti 4 cherubini e 4 medaglioni con i simboli dei 4 Evangelisti, a richiamare la “fonte” di “Acqua viva”.
Come scritto all’inizio, sono previste numerose rappresentazioni pittoriche che saranno collocate anche sulle fiancate del carro. Nello specifico ci saranno 14 cornici che vogliono in qualche modo rappresentare un percorso di lettura sul tema dell’Evangelizzazione che parte da Gesù fino ai nostri giorni. Nello specifico saranno raffigurati.
• Gesù che invia i discepoli ad evangelizzare
• La Pentecoste
• San Paolo
• Il Concilio Vaticano II
• Il Beato Paolo VI con l’istituzione del Pontificio Consiglio per i Laici ed il logo del III Congresso Mondiale dei Movimenti Ecclesiali
• L’incontro a San Pietro con il mondo dei laici e dei movimenti ecclesiali
• Il riferimento a Papa Francesco e la sua esortazione apostolica “Evangelii Gaudim”
• La raffigurazione di San Filippo Neri (ideatore degli oratori)
• Altro riferimento agli oratori con San Giovanni Bosco (nel 2015 ricorrerà il duecentesimo anno della sua nascita)
• La rappresentazione di San Daniele Comboni a rimarcare lo “spirito missionario” che la Chiesa oggi propone a tutti i credenti
• 3 immagini degli innumerevoli viaggi della “Croce dei Giovani”
• Il bozzetto del Carro Trionfale 2015
Per riassumere in poche parole il “messaggio” raffigurato in questo percorso si potrebbe partire da Gesù stesso che prende l’iniziativa di inviare i dodici Apostoli in missione ( Mc 6,7-13).
La loro vocazione si realizzerà pienamente dopo la risurrezione, quando riuniti nel cenacolo ricevono il dono dello Spirito Santo a Pentecoste e iniziano a dare testimonianza pubblica della loro fede. L’evangelizzazione continua con la predicazione della Parola di Dio da parte degli apostoli, l’attività di aiuto ai poveri da parte di alcuni volontari, e dall’annuncio di alcune persone designate dalla comunità, come nel caso di San Paolo (apostolo delle genti) , che non aveva conosciuto ed incontrato Gesù e dopo la sua conversione dedicò tutta la sua vita nel svolgere l’ opera di Predicazione ed Evangelizzazione rivolgendosi a tutti gli uomini.
Con i frutti del Concilio Vaticano II, la nuova Pentecoste per la Chiesa, numerosi chiarimenti e novità sono state introdotte nel cammino di evangelizzazione per la Chiesa (intesa anche come laici) di oggi. Tra questi sicuramente non può essere trascurato l’opera di Paolo VI che attuando il decreto “Apostolicam Actuositatem” attraverso l’opera del Consiglio Pontificio per i Laici ha riconosciuto il ruolo indispensabile svolto dai laici cattolici nell’opera di apostolato, di annuncio e di evangelizzazione. Il decreto cita espressamente un’associazione di laici cattolici, l’Azione cattolica, quale modello per tutti i laici che vogliano, in forma associata, contribuire al «fine apostolico della Chiesa». Questa menzione speciale deriva dall’importanza che l’associazione ha avuto nel corso del XX secolo. Nello scorso novembre inoltre si è tenuto il III Congresso Mondiale dei movimenti ecclesiali e delle nuove comunità.
Papa Francesco, con l’esortazione apostolica Evangelii Gaudium, ha chiaramente aperto una nuova tappa della missione evangelizzatrice della Chiesa, caratterizzata da uno slancio ed una gioia rinnovati. Il Congresso sopra citato vuole quindi significare la gioiosa adesione dei movimenti ecclesiali e delle nuove comunità all’invito fatto dallo stesso Pontefice.
Un esempio tra tanti della missione missionaria ed evangelizzatrice della Chiesa la si può ricondurre all’opera di San Daniele Comboni che attraverso la sua opera ho portato il messaggio di Gesù in molte popolazioni in Africa.
Come altro esempio dell’opera evangelizzatrice che la Chiesa sta portando avanti nelle parrocchie sicuramente possono essere rappresentate le realtà degli Oratori e quindi San Filippo Neri, venerato come santo dalla Chiesa cattolica. Fiorentino d’origine, si trasferì, ancora molto giovane, a Roma, dove decise di dedicarsi alla propria missione evangelica in una città corrotta e pericolosa, tanto da ricevere l’appellativo di «secondo apostolo di Roma».
Radunò attorno a sé un gruppo di ragazzi di strada, avvicinandoli alle celebrazioni liturgiche e facendoli divertire, cantando e giocando senza distinzioni tra maschi e femmine, in quello che sarebbe, in seguito, divenuto appunto l’Oratorio, ritenuto e proclamato come vera e propria congregazione da papa Gregorio XIII nel 1575.
Per il suo carattere burlone, fu anche chiamato il «santo della gioia» o il «giullare di Dio»
Altra figura che sarebbe raffigurata sarebbe quella di San Giovanni Bosco del quale la Chiesa oggi gode di numerosi frutti.
Il percorso di lettura sarebbe raffigurato successivamente da un altro grande esempio di Evangelizzazione nel mondo. Ovvero la “Croce dei Giovani” o conosciuta come “Croce delle GMG -Giornate Mondiali della Gioventù- (altro esempio forte dell’opera che la Chiesa sta portando avanti verso i giovani in diverse parti del mondo!)” che da ormai 30 anni sta coinvolgendo numerosissime comunità, giovani e nazioni. Tra le innumerevoli immagini disponibili quelle rappresentate credo possano esprimere in maniera forte e coinvolgente l’importanza dell’opera che i diversi giovani coinvolti stanno portando avanti.
Il percorso potrebbe quindi concludersi con la raffigurazione del bozzetto dello stesso Carro della Bruna, quale testimonianza concreta e vicina alla realtà materana di un opera di grande significato evangelico.
La fotogallery della presentazione ufficiale del bozzetto del Carro trionfale (foto www.SassiLive.it)