Durante l’attività di controllo del territorio implementata in occasione delle festività natalizie, personale del Commissariato di Pubblica Sicurezza di Pisticci, diretto dal Dottor Albano, ha conseguito un importante risultato sul versante del contrasto ai reati contro il patrimonio, traendo in arresto un 29 enne tarantino, per furto aggravato.
I fatti: un cittadino di Pisticci denunciava di aver subito un furto nella sua abitazione, durante un periodo di sua assenza da Pisticci di circa dieci giorni. Erano stati rubati un televisore nonché il duplicato delle chiavi della propria autovettura. La stessa, come accadeva da diverso tempo, era stata parcheggiata sulla pubblica via. Lì, in un primo momento, l’auto veniva rinvenuta ma vi erano degli elementi che facevano pensare ad un utilizzo della stessa da parte di chi si era impossessato della copia delle chiavi. Su tutti, il determinante particolare della totale assenza di benzina, quando invece il proprietario ricordava perfettamente di aver lasciato il pieno prima della sua partenza. Si adottavano pertanto da parte del denunciante tutti gli accorgimenti possibili al fine di evitare che l’automobile potesse essere riutilizzata ma, nonostante ciò, la stessa spariva dal posto in cui era stata parcata. Questo accadeva il giorno dopo la prima denuncia. Nonostante quanto accaduto e malgrado lo sconforto del proprietario, ormai rassegnato all’idea che non avrebbe più “riabbracciato” la propria autovettura, alla quale era legato da un particolare rapporto affettivo, gli operatori del Commissariato avviavano, con solerzia e determinazione, le attività di ricerca.
Venivano pertanto effettuati diversi posti di controllo sul territorio di competenza, portando a termine un dispositivo di monitoraggio che ha visto l’impiego di un cospicuo numero di operatori, nonostante la concomitante urgente gestione dell’emergenza neve; infatti, era fin da subito apparsa molto fondata l’ipotesi che chi avesse rubato l’auto, l’avesse debitamente nascosta per poi farla sparire, pensando di approfittare di circostanze favorevoli, quali l’impegno della Polizia di Stato nella gestione delle criticità connesse al maltempo e le altre esigenze dettate dalle festività; ciononostante gli investigatori pisticcesi nutrivano la ferma convinzione che l’auto si potesse trovare ancora in agro pisticcese e che i manigoldi non avessero fatto molta strada dopo il furto. Intuizione operativa che si rilevava positiva e fondata. Di fatti, durante un controllo in contrada Incoronata in Marconia di Pisticci, veniva rintracciata l’auto provento di furto con a bordo un soggetto. Intimato l’alt, lo stesso vistosi braccato dal sopraggiungere di un altra auto civetta del Commissariato, nel frattempo fatta convergere dalla locale sala operativa, interrompeva la marcia sottoponendosi al controllo di Polizia. Sul momento, l’uomo, intuita la gravità della situazione e capendo di essere braccato, accampava le più improbabili scuse, al limite dell’inverosimile. Immediatamente identificato, veniva condotto in ufficio per l’attività di rito. Qui giunti, tramite il sistema di indagine in uso alle Forze di polizia, si appurava che il fermato, nonostante la giovane età, annoverava numerosi precedenti penali per reati di una certa gravità. Tra gli altri, rapina aggravata a mano armata, furto aggravato, precedenti giudiziari in materia di stupefacenti, oltraggio, resistenza e violenza a pubblico ufficiale, lesioni personali e più rifiuti alla Autorità di fornire indicazioni sulla propria identità personale.
Pertanto, vista la flagranza di reato, la gravità del fatto commesso e gli innumerevoli precedenti a suo carico, il fermato, una volta sentito il Pubblico Ministero di turno presso la Procura di Matera, veniva dichiarato in stato di arresto e tradotto in carcere a Matera, a disposizione dell’Autorità giudiziaria competente. Quest’ultima, esaminati gli atti del caso, riqualificando il capo d’accusa, perseguiva penalmente il soggetto per il più grave reato di ricettazione sia per ciò che attiene all’autovettura che per il duplicato delle chiavi, entrambe provento di furto aggravato.
Come confermato dal servizio preposto per l’assegnazione della difesa di ufficio, non avendo il ristretto un legale di fiducia, si è trattato del primo arresto del nuovo anno su tutto il territorio nazionale.
La brillante attività investigativa portata a termine ha ulteriormente denotato l’imponente impegno della Polizia di Stato per il controllo dell’ampio territorio, permettendo così il rilevante recupero dell’autovettura rubata che, sottoposta a sequestro, veniva successivamente restituita al proprietario, le cui legittime richieste di sicurezza, venivano perfettamente garantite dalla proficua attività dei poliziotti. Quest’ultimo, difatti, si è detto particolarmente soddisfatto per lo zelante e meticoloso operato della Polizia di Stato che ha consentito l’importante ritrovamento, nonostante le innumerevoli difficoltà riscontrate durante le difficili ricerche. L’intuito degli operatori dell’Anticrimine e dell’ufficio Volanti del Commissariato, faceva apparire agli stessi immediatamente importante, il dover agire con prontezza al fine di evitare che l’auto potesse essere fatta sparire sul mercato nero della ricettazione, anche al di fuori del territorio nazionale.
Sono comunque tuttora in corso attività di indagine volte a scoprire eventuali complici che abbiano potuto coadiuvare l’arrestato nell’attività illecita scoperta. Nessuna ipotesi investigativa è esclusa da parte degli investigatori.
La Polizia di Stato, ribadendo l’importanza della collaborazione resa alle istituzioni dalla comunità, proseguirà con incessante impegno l’attività di controllo del territorio di pertinenza al fine di prevenire e reprimere la commissione di eventuali attività delinquenziali.