Il Csail-Indignati Lucani, come è tradizione da alcuni anni, non ha rinunciato a consegnare per l’Epifania carbone, quest’anno all’Assessore alla Salute Flavia Franconi, ai dirigenti dell’Eni e della Total.
Per il presidente del Csail, Filippo Massaro, ”il Dipartimento Salute della Regione è atteso nel nuovo anno dall’attivazione del progetto di Centro di Medicina Ambientale presso l’ospedale di Villa d’Agri e dall’avvio del programma di epidemiologia ambientale in grado di monitorare i meccanismi di azione sulla salute dei determinanti ambientali e sociali, a partire dall’attività del Centro Oli Eni di Viggiano, e di stimarne l’impatto sanitario. Sempre il Dipartimento Salute ha un “conto” in sospeso con le popolazioni valligiane sui servizi che riguardano il presidio ospedaliero di Villa d’Agri dopo la chiusura del Punto Nascita come da impegni assunti nella visita della Franconi. Per questo abbiamo valutato negativamente l’operato nel 2014 e siamo in attesa che il ddl della Giunta “Legge di stabilità regionale 2014” avvii con ben altra attenzione il nuovo anno. I cattivi – dice ancora Massaro – sono i responsabili di quegli enti ed organismi che avrebbero dovuto assicurare la sicurezza dei cittadini della Val d’Agri e del Sauro sotto tutti i punti di vista (salute, ambiente, economia, attività produttive) hanno più che meritato il regalo della Befana, tenuto conto che nell’anno appena concluso non ci sono stati fatti significativi di ravvedimento. Il dono – continua Massaro – va ben oltre la simbologia e il significato attribuito per i bambini. Esso vuole essere il segnale di riscatto di comunità locali che sono stanche di subire comportamenti che sono molto simili a quelli che compagnie petrolifere e società multinazionali attuano in Paesi in via di sviluppo dove si sfruttano idrocarburi e gas. E’ sufficiente solo ricordare gli incidenti che si sono ripetuti al Centro Oli Eni. Il nostro non è un gioco ma un modo per riprenderci il potere di giudicare il comportamento di chi è nella Pubblica Amministrazione e perciò deve sottoporsi al giudizio popolare. Contiamo molto – aggiunge Massaro –sulla volontà di protagonismo delle popolazioni valligiane e saurine per il cambiamento e quindi per un maggiore rispetto e al tempo steso anche simbolicamente vogliamo far sentire il fiato sul collo a quei tecnici, dirigenti di società ed enti che non possono più solo fare promesse di diventare buoni nel nuovo anno. Non crediamo nelle favole.