“Porterò in Commissione Ambiente della Camera il caso della proposta redatta dalla Sogin per individuare il sito unico nazionale per custodire in sicurezza il materiale nucleare presente ora in più siti in Italia”. Lo ha dichiarato l’on. Cosimo Latronico (FI). “La Sogin ha redatto una mappa di siti idonei e l’ha consegnata all’Ispra per le relative valutazioni. Il governo dovrebbe decidere il sito unico nazionale sulla base di queste prime valutazioni e sulla base di una procedura che prevede la manifestazione di interesse da parte dei territori selezionati. L’occasione sarà anche utile per riproporre la questione delle barre di uranio e torio che dagli anni ‘70 sono state portate nel sito di Trisaia di Rotondella per essere riprocessate per fini sperimentali. Non ha più nessun senso che questo materiale nucleare portato in piena epoca nucleare, resti nel nostro Paese senza ragioni e scopi. Bisogna dare corso agli accordi di Seul del 2012 con i quali si stabilì l’impegno di riportare negli Stati Uniti il materiale nucleare proveniente dal reattore di Elk River. Peraltro proprio nel sito di Savannah River sono già stoccati oltre 200 elementi di combustibili gemelli di quelli conservati nell’impianto di Trisaia di Rotondella e gli Stati Uniti non avrebbero difficoltà a trattare altri 64 elementi. Mettere in sicurezza il sito materano liberandolo di tutto il materiale nucleare credo che sia un compito verso il quale dobbiamo lavorare e su cui il governo nazionale si deve impegnare dopo i primi trasferimenti avvenuti nel luglio del 2013 attraverso i quali si è trasportato solo una piccola parte di materiale radioattivo verso gli Stati Uniti. E’ giunto il momento di completare l’opera”.