Di seguito riceviamo e pubblichiamo la nota ricevuta nei giorni scorsi dal Sindaco di Policoro Rocco Leone, nella quale un esperto in Scienze Forestali, Enrico De Capua, Dirigente della Provincia di Matera e Direttore del Parco della Murgia Materana, dà delle indicazioni su quale debba essere la “visione” che una Città moderna deve avere del proprio verde pubblico. Nota che nasce dalla volontà del Sindaco di avere una sorta di vademecum del verde urbano della nostra Città, ecco perché la richiesta all’esperto in materia. “La Politica – dichiara il Sindaco – non deve erigersi a luogo dei tuttologi, ma, al contrario, deve avere l’umiltà di avvalersi di volta in volta del contributo degli esperti in materia, proprio come è abitudine di questa Amministrazione.”
L’importanza del verde urbano.
Il verde urbano è un elemento dell’ambiente in fondamentale e stretta connessione con il paesaggio. L’auspicabile diffusione del verde urbano, è un aspetto di grande rilevanza ai fini del miglioramento della qualità della vita nei centri urbani. Esso, in ogni caso, deve necessariamente essere oggetto di una valutazione attenta e puntuale delle sue caratteristiche, al fine di ottimizzarne la sua funzione e di favorirne le modalità di gestione, oltre che per consentire una razionale pianificazione degli interventi di estensione, sviluppo e manutenzione delle aree verdi.
Addirittura, nei paesi anglosassoni la disciplina che si interessa del verde urbano è conosciuta come urban forestry, (letteralmente: “forestazione urbana“), quasi ad indicare come le aree verdi possano proporsi come oasi di ruralità entro gli ambiti urbani, con una sottolineatura della wilderness delle aree verdi inserite in un “arido” edificato.
Nelle aree urbane, le piante, oltre a ossigenare l’aria, assolvono importanti funzioni ornamentali, paesaggistiche, ricreative e filtranti; voglio solo sottolineare, ma ciò è abbastanza risaputo, l’importantissimo ruolo del verde dal punto di vista bioclimatico, dal momento che l’evapotraspirazione prodotta dalle piante può contribuire ad una sensibile mitigazione della temperatura estiva nelle aree urbane.
Problematiche legate alla gestione del verde urbano.
Molte specie sono spesso costrette a vegetare in ambienti non del tutto idonei alle loro specifiche esigenze fisiologiche e sono sottoposte a varie cause di stress alle quali, per la loro longevità e immobilità, non possono sottrarsi se non grazie a interventi antropici. Se si considera che le piante in ambiente urbano sono sottoposte a numerosi fattori di stress, che ne possono condizionare negativamente lo stato di salute, ne deriva che si tratta di un patrimonio che va tutelato e curato, nel rispetto sia delle piante, sia degli utenti.
L’attività di gestione degli alberi e del verde è particolarmente complessa, anzitutto per le responsabilità connesse ed in seconda battuta per la particolare sensibilità dei cittadini rispetto a questo tema. Ovviamente ciò stride rispetto alle scarse conoscenze tecniche della maggior parte della cittadinanza nel campo specifico ed a volte un intervento drastico come l’abbattimento, che è il frutto di specifiche valutazioni, viene percepito in maniera errata e negativa.
Molto spesso nei viali alberati delle nostre città vi è un inadeguato uso delle specie arboree, che provocano danni ai beni di pubblica utilità. Difatti, se non si rispettano le basilari regole di progettazione, si possono verificare disagi e danneggiamenti a carico delle infrastrutture, oltre che problemi di sicurezza ed incolumità del cittadino nonché problemi a carico delle stesse piante.
La maggior parte di questi danni all’interno dell’ambito cittadino sono ad esempio la rottura dei marciapiedi, danni alle fognature, a causa del riempimento dei tombini con i filamenti delle radici, danni a strade ed edifici. Questi problemi sono derivati da varie cause, prima fra tutte il mancato rispetto del principio di garantire lo spazio vitale per gli alberi, che vengono così, stretti dalla morsa dell’asfalto e del cemento. Una regola dettata dall’esperienza ci indica che una pianta d’alto fusto richiede “almeno tre metri quadrati di superficie drenante” per crescere in salute regola quasi sempre totalmente ignorata.
Ma la causa più ricorrente è quella di una mancanza di attenzione nella scelta delle specie utilizzate per le alberature stradali.
Risulta, quindi, necessario orientare le scelte su specie che presentano determinati requisiti, quali: effetto estetico, resistenza ai diversi inquinanti atmosferici; capacita di ridurre il rumore, capacita di ridurre la carica batterica dell’aria; ridotte esigenze di manutenzione; resistenza meccanica agli agenti atmosferici avversi; resistenza alla siccità, ecc. Uno degli aspetti che, molto spesso, non viene considerato in presenza di vincoli alla crescita degli alberi, come accade frequentemente nelle aree urbane, è la necessità di utilizzare specie la cui dimensione finale, anche degli apparati radicali, sia compatibile con lo spazio a disposizione.. Considerato che la pianta ideale, che risponda a tutte le esigenze sopraelencate non esiste, si capisce come è fondamentale che le scelte progettuali siano effettuate da tecnici esperti del verde utilizzando le specie che rispondano, quanto più possibile, alle esigenze dell’intervento.
Il punto è che spesso ci si dimentica che gli alberi, sono esseri viventi, hanno delle loro precise caratteristiche ed un percorso di vita che vede un inizio e poi, purtroppo, e per quanto ci possa dispiacere, una fine. In ambito urbano non possiamo certo aspettare che gli alberi cadano da soli o continuino a creare potenziali gravissimi danni a persone o cose, se essi pervengono ad una condizione vegetativa irrecuperabile sotto vari punti di vista, in virtù di scelte e modalità di impianto assolutamente inadeguate. Infatti, la grande fonte di problemi che riguarda la gestione del verde urbano è costituita da modalità di progettazione prive di contenuti scientifici nella specifica materia, che trascurano, quindi, il fatto che l’albero, dal momento della messa a dimora, muterà di forma e di volume lungo il corso della propria esistenza. Gli effetti e le conseguenze di ciò sono davanti agli occhi di tutti spesso anche con tragici risvolti.