Il direttore provinciale di Confcommercio Dino Ventrella traccia un primo bilancio sul flusso turistico registrato a Matera durante le vacanze natalizie. Di seguito la nota integrale.
Grande afflusso di turisti, ma grandissima disorganizzazione e improvvisazione hanno caratterizzato questo lungo ponte natalizio nella città dei Sassi.
L’elevato numero di persone che è arrivato a Matera, richiamato dall’eco a nomina di Capitale Europea della Cultura, dagli addobbi natalizi realizzati dalle Associazioni di Categoria di concerto con l’Amministrazione Comunale e da altri eventi programmati, non ha coinciso, purtroppo, con un’adeguata organizzazione dell’accoglienza. Non si è tenuto alcun conto, evidentemente, dell’importanza del più rilevante veicolo pubblicitario rappresentato dal passa parola che vale, come dimostrano le rilevazioni statistiche, molto di più di altri strumenti pubblicitari.
In questo quadro deludente va riconosciuto alla categoria commerciale, ed in particolar modo ai gestori dei pubblici esercizi, il merito di aver supplito alle carenze strutturali endemiche, quali ad esempio l’inadeguata disponibilità di bagni al servizio del pubblico. E’ appena il caso di ricordare che la disponibilità dei bagni nei pubblici esercizi è obbligatoria per legge, ma non è assolutamente prevista la loro gratuità, i titolari dei bar e dei ristoranti materani, invece, non hanno assolutamente richiesto alcun ticket, consentendo l’utilizzo gratuito degli stessi a migliaia di turisti, con buona pace dei “grilli parlanti” che dal canto loro hanno enfatizzato sporadici e non condivisibili episodi di “caro prezzi”, per sviare l’attenzione dai veri problemi dell’accoglienza turistica emersi in questi giorni. Speriamo che da questo spiacevole episodio nasca la convinzione che eventi di rilevante richiamo non possano essere lasciati all’improvvisazione e all’estemporaneità, ma essere ricondotti a schemi dettati da professionalità e capacità organizzativa.
Singolare, infine, all’interno delle manifestazioni la presenza di punti vendita ed espositivi, sulla cui legittima collocazione ci riserviamo ogni necessario approfondimento.