“Quando un museo chiude (quello di storia naturale del Vulture) ed un altro a breve potrebbe seguirne la stessa sorte (il museo provinciale insieme alla Pinacoteca) è sempre una sconfitta per tutti, istituzioni, politica, società civile. Quando ciò avviene nel più assoluto silenzio, ad eccezione di una solerte ed attenta dirigente di ufficio della Provincia, lo è ancora di più. Silenzio degli enti locali, dei privati e di quanti potrebbero invece mantenere in vita un pezzo importante di cultura locale”. A sostenerlo è il segretario regionale della DC-Libertas Basilicata Giuseppe Potenza.
“Le note difficoltà finanziarie che vivono tutte le Province d’Italia e nello specifico quella di Potenza, di cui in queste ore si stanno occupando il Presidente Pittella e il Consiglio Regionale, se devono vedere ogni sforzo ed impegno prioritario nella salvaguardia degli attuali livelli occupazionali e nella garanzia dei servizi essenziali per le nostre comunità locali (viabilità, trasporti, smaltimento dei rifiuti su tutti) tuttavia – aggiunge – non devono sacrificare un patrimonio artistico e culturale importante per il territorio e spazi stimolanti per la cultura e per le giovani generazioni. Inoltre diventa necessario evitare il rischio che solo la Città di Matera, specie dopo il riconoscimento di Capitale Europea della Cultura 2019, diventi punto di riferimento regionale per la cultura ed invece a Potenza e in provincia si riducano strutture ed istituzioni con la progressiva scomparsa di uffici periferici del Mibac. Nello specifico del Museo del Vulture, è semplicemente impensabile che si possano promuovere progetti e programmi di rilancio turistico del comprensorio dei Laghi di Monticchio facendo a meno di questo contenitore all’interno dell’Abbazia di San Michele. Tutte le istituzioni, a partire dalla Regione, la politica, il mondo dell’associazionismo culturale che nel Potentino e nel capoluogo continua ad essere particolarmente vivace – dice Potenza – devono sentirsi mobilitate in una battaglia di civiltà perché la cultura è essenzialmente elemento di crescita civile ancor più rilevante nei tempi di barbarie ed integralismo terroristico che stiamo conoscendo in Francia e in Europa”.
Queste cose debbono far riflettere. C’è un arretramento che diventerà culturale per mancanza di risorse ed il Paese rischia di impoverirsi sempre di più.